Il 59,1% degli elettori chiamati a rispondere al quesito referendario circa la fine del regime fiscale favorevole alle multinazionali elvetiche presenti sul suolo svizzero, ha bocciato la proposta in maniera abbastanza sorprendente. Una riforma contro la quale si era schierata tutta la sinistra locale e che lascia ora il ministro delle Finanze, Ueli Maurer senza un'idea chiara di come muoversi in termini alternativi.

Il referendum era proprio nato per venire incontro alle continue richieste da parte di Ocse ed Ue ma ora le incertezze sul futuro sono addirittura maggiori.

Come funziona la tassazione in Svizzera

Attualmente la Svizzera applica una tassazione del 7,8% più le aliquote cantonali che tuttavia in molti casi non vanno poi ad applicare nulla rendendo il costo a carico delle multinazionali molto più basso rispetto alle imposizioni applicate per le società nazionali. Se da parte svizzera non dovessero arrivare risposte chiare dopo l'esito referendario, l'Ocse potrebbe andare ad applicare una doppia tassazione che avrebbe come effetto quello di spingere le multinazionali a cambiare sede e ciò comporterebbe un forte rischio per le casse elvetiche che si troverebbero private di molti capitali.

La soluzione ancora una volta proteggerà il business

Per evitare questo problema, l'idea più interessante sembra essere quella in stile Donald Trump con un abbassamento delle tasse, in questo caso dell'aliquota sui profitti delle imprese interne dal 24% al 13,5% in modo da evitare l'accusa di tutelare solo le multinazionali straniere.

Questa scelta è stata ventilata da alcuni cantoni ed altri potrebbero unirsi a questa decisione anche se poi diventerebbe necessario rivedere alcuni punti come il taglio dei servizi e lo spostamento delle imposte verso un altro target di contribuenti.

Quel che è certo è che la Svizzera non può perdere il suo ruolo di paradiso fiscale dopo aver perso molto in termini di competitività sul mercato a causa del rafforzarsi del franco, la moneta locale vista sopratutto come bene rifugio in momenti di forti tensioni geopolitiche. Ricordiamoci anche come le ultime restrizioni in termini di afflussi di immigrati abbia scatenato la tensione fra Ue ed il paese elvetico che continua ad avvantaggiarsi del mercato unico.