Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e figlia dell'ex premier Silvio Berlusconi, ha rilasciato un'interessante intervista, a 360 gradi, al Corriere della Sera. La 50enne ha parlato di politica, d'Europa, di Mediaset e del Milan, non potendo esimersi dal tessere lodi al padre, uomo chiave della politica italiana degli ultimi 30 anni. Secondo Marina, se Silvio non fosse sceso in campo in Italia, oggi, ci sarebbe meno libertà. Il Cavaliere, secondo la manager milanese, sarebbe ancora un 'punto di equilibrio centrale nello scenario politico'.

Se, insomma, il leader dei Forza Italia fosse mancato dalla scena politica l'Italia sarebbe meno libera di scegliere ed agire con la sua testa.

Silvio Berlusconi non è un populista

Un'intervista veramente a tutto tondo quella rilasciata dalla presidente di Fininvest e Mondadori al Corriere. Marina Berlusconi biasima tutti coloro che definiscono populista il padre, uomo che, secondo lei, ha creato una 'rivoluzione positiva' nel Belpaese, sul piano delle libertà. Certo, Silvio ha avuto molti problemi, ultimamente, ma ha saputo ben reagire. Marina ha parlato anche della recente cessione del Milan ai cinesi. La manager ha parlato di un giorno triste per il padre e per la sua famiglia. Purtroppo, non c'erano altre soluzioni: l'alienazione del team rossonero darà una 'scossa' positiva ai conti della famiglia Berlusconi.

La figlia dell'ex premier ricopre un ruolo apicale in Mondadori. Riguardo all'attuale situazione dell'editoria, in Italia, la 50enne pensa che non è tutto perduto. Mondadori agisce contro i muri, le chiusure e i malanimi cercando di difendere la libertà di espressione e di diffusione delle opinioni.

L'obiettivo è ridare valore alla politica

Come riconquistare la fiducia degli elettori? Non c'è una ricetta per questo, secondo Marina Berlusconi. La figlia dell'ex premier ha detto che in un periodo difficile, dove si stanno facendo avanti pericolosi estremismi e movimenti fondati sull'insoddisfazione della gente, occorre ridare valore alla politica.

La presidente di Mondadori, se fosse una cittadina francese non voterebbe Marine Le Pen al prossimo ballottaggio per le presidenziali. Il motivo? Un eventuale trionfo della leader di Front National rappresenterebbe un altro, duro, colpo all'Europa, già minata gravemente dagli innumerevoli movimenti antieuropeisti. Intanto la famiglia Berlusconi prosegue con la spending review. La cessione del Milan ne è chiara testimonianza.