Silvio Berlusconi sembra rimettersi in forma per preparare la campagna elettorale. Non solo fisicamente, ma anche a livello pratico con una crescente esposizione mediatica, come d’altronde ci ha abituato da tempo, e con una serie di vulcaniche idee e progetti che a suo dire dovrebbero risollevare le sorti del paese che, per l’ ex Cavaliere, è ancora attanagliato dalla crisi e da problemi quali povertà, pressione fiscale, disoccupazione giovanile e non.

Berlusconi pochi giorni fa è tornato con una proposta delle sue, ovvero aumentare le pensioni minime a 1000 euro.

Una proposta golosa, che sembra quasi essere un antipasto di campagna per le prossime elezioni.

L’unità del centro destra per governare il paese

L’ ex presidente del consiglio ha le idee chiare. Il Centro Destra unito ha le carte in regola e i numeri per governare il paese, così come governa nelle regioni del Nord: Liguria, Lombardia e Veneto.

Per arrivare a un alleanza, i tre maggiori partiti dell’ area populista-conservatrice dovranno trovare un accordo prima di tutto sulla legge elettorale che, al momento, non sembra esserci e che naturalmente dovrà scontrarsi con la maggioranza di governo.

In proposito interviene Renato Brunetta, il fedelissimo ex ministro Berlusconiano vede una coalizione che sia l’opposto di Renzi e in cui si dice certo che la maggioranza non sarà Salvininiana, pur riconoscendone l’importanza fondamentale.

Negli ambienti forzisti poi, sembra prendere sempre più corpo l’idea di un’ alleanza pentapartitica, nome che richiama alla memoria l’ultima lunga fase della prima Repubblica. Lo scopo è raggiungere il 40% alle prossime politiche.

Di questa super alleanza, nei progetti berlusconiani, Forza Italia sarebbe naturalmente la testa d’ ariete, seguita dai partiti più sovranisti ossia la Lega Nord di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, mentre al centro dovrebbero collocarsi quegli alfieri moderati di Berlusconi che abbandonarono Forza Italia nella legislatura corrente e che oggi sembrano riavvicinarcisi: Gaetano Quagliariello e Raffaele Fitto.

Questi, nelle idee dell’ ex cavaliere, sarebbero la guida di un soggetto unico (oggi sono leader di due formazioni da loro create: Identità e Azione il primo e Conservatori e Riformisti il secondo) .

A chiudere il quadro Stefano Parisi, che con il suo Energie per l’Italia dovrebbe riavvicinare alle urne gli astensionisti,i delusi e quei membri di Comunione e Liberazione del settentrione che si sono allontanati dalla galassia berlusconiana.

Il progetto è ancora ben lontano dal realizzarsi, ma nel frattempo secondo i sondaggi di Winpoll ed Euromedia i tre partiti principali raggiungono il 33,1 % con Forza Italia che avrebbe staccato la Lega di 2 punti.