Primo via libera dall’aula della Camera alla riforma della legge sulla legittima difesa. Con 225 sì, 166 no e 11 astenuti è andata in scena la più classica delle bagarre a Montecitorio. Particolarmente attivi sul fronte delle rimostranze sono stati i leghisti che si sono scagliati contro i banchi del governo, esibendo cartelli emblematici “la difesa è sempre legittima”. Il nuovo testo approvato dalla Camera scontenta un po’ tutti: da chi era fermamente contrario all’apertura a chi invocava una radicale modifica della legge in vigore.
A comparire in aula nel momento cruciale del voto è stato Matteo Salvini che ha guidato le agitazioni dei suoi fedelissimi prima di essere accompagnato fuori dai commessi. Per ciò che concerne le novità della nuova legge sulla legittima difesa i punti salienti riguardano la possibilità di reagire a un’aggressione con un’arma in piena notte, fermo restando la proporzione tra la difesa e l’offesa. Spogliati di ogni colpa saranno coloro che, nella legittima difesa domiciliare, risulteranno afflitti da gravi turbamenti psichici. Nei casi di impunibilità, lo Stato si farà carico di tutte le spese processuali. Laconico il commento dello scrittore Roberto Saviano nel post voto: “Il PD ha deciso di essere un partito della peggior destra”.