Ci risiamo. Sul ring, ancora una volta, troviamo Matteo Salvini e l'ex Presidente del Consiglio Mario Monti. Lo scontro tra i due, va in scena durante la puntata di "omnibus", trasmissione mattutina in onda sulla rete televisiva La7.

"Vergognati"

Questo uno dei numerosi epiteti utilizzati dal Segretario Federale della Lega Nord nei confronti di Mario Monti. Il tema centrale che ha coinvolto i due "duellanti" in una torbida discussione riguardava le pensioni e, non ultima in ordine di importanza, la tanto discussa "Legge Fornero", cavallo di battaglia del leghismo 3.0 targato Salvini che fu, ormai più di un anno e mezzo fa, anche promotore di una raccolta firme per abolire la legge in questione.

La Legge Fornero, a detta di Salvini, è una riforma profondamente sbagliata, iniqua e addirittura disonesta. Una riforma che però, l'ex Presidente Monti rivendica con orgoglio, ribadendo a Salvini quanto, molto spesso, lui stesso e i suoi compagni di partito abbiano avuto parole al "vetriolo" nei confronti dell'ex ministra Elsa Fornero. Salvini, a quel punto scoppia in una sonora risata e invita Mario Monti a chiedere scusa a tutti i milioni di italiani che sono stati colpiti dagli "effetti collaterali" di questa legge, primi tra tutti gli esodati, sempre più numerosi.

Risponde Mario Monti, che rivendica di nuovo con orgoglio la riforma promulgata dal suo governo e aggiunge che non deve assolutamente scusarsi.

A quel punto Salvini rincalza, sostenendo che non si può essere orgogliosi di aver promulgato la Legge Fornero e che, Mario Monti, il suo orgoglio dovrebbe andare a rivendicarlo guardando in faccia i milioni di italiani colpiti da questa legge. Al termine della trasmissione, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha pubblicato il video della puntata sul suo profilo Facebook, aggiungendo anche l'ironica didascalia: "Ma dove vive certa gente?".

Non solo questi i temi toccati dal Segretario Federale della Lega Nord. Si parla anche di legge elettorale, facendo il paragone con le recenti elezioni avvenute in Inghilterra, fissate poco meno di due mesi fa dalla premier Theresa May, un paragone che mira a sottolineare quanto negli altri paesi europei si possa arrivare al voto in poco tempo mentre, in Italia, a detta di Salvini, ormai il voto sembra sempre più lontano e da qualche anno a questa parte non si riesce più a portare i cittadini alle urne. Sicuramente, a dispetto di tutto, una mattina "frizzantina" per gli spettatori di Omnibus.