Giornata molto piena, almeno sui social network, quella del segretario della Lega Matteo Salvini. Sul suo profilo Facebook, prima posta un breve video della sua ‘ospitata’ a Porta a Porta, dove elenca i numeri di quella che definisce “l’invasione” degli immigrati. Poi, scrive un post di fuoco in cui compare la definizione di “sostituzione etnica” e la ‘sfida’ lanciata a Laura Boldrini.
Segue la condivisione di un servizio girato da Striscia la Notizia nel gennaio scorso, in cui una donna rom taglieggia i senzatetto per un ‘posto letto’ all’aeroporto milanese di Linate. Immagini che scatenano una ridda di commenti, tra i quali quello di un presunto siciliano di Catania che, in cambio del suo voto, chiede a Salvini di cacciare tutti gli extracomunitari dalla Sicilia. Ma l’offensiva salviniana anti migranti e stranieri non si ferma qui, perché il leader leghista riposta in diretta, con tanto di esultanza annessa, il video del corriere.it del nuovo blitz delle forze dell’ordine alla stazione centrale di Milano.
Salvini denuncia il tentativo di sostituzione etnica in corso
Secondo Matteo Salvini, di fronte agli avvenimenti epocali che si stanno verificando nel Mediterraneo, non si può più parlare di semplice fenomeno di “immigrazione”, ma si tratta, invece, di una “invasione”, che si traduce materialmente in “occupazione militare, economica, culturale e demografica”. La minaccia del leader della Lega non può essere più chiara: se dovesse vincere le elezioni ed entrare nel governo “i complici di questa tentata sostituzione etnica saranno processati e pagheranno, di tasca loro”. Frasi talmente poco politicamente corrette, che lo stesso Salvini mette le mani avanti dichiarando di fregarsene di una possibile, futura denuncia del presidente della Camera Laura Boldrini, sua storica avversaria.
I numeri dell’invasione
Lo show di Salvini era iniziato già nel salotto televisivo di Bruno Vespa, Porta a Porta. Il capo leghista, con tanto di lavagna e pennarello, ha fornito le cifre degli sbarchi e il numero di persone dichiarate rifugiate nel 2016, dimostrando come decine di migliaia di clandestini spariscano nel nulla ogni anno. Nel 2016 “su 180mila sbarchi quelli che hanno fatto domanda di asilo politico sono stati 120mila - afferma Salvini - 60mila sono sbarcati e sono spariti, mentre i rifugiati politici riconosciuti come in fuga dalla guerra sono solo 5mila”. “Ad altri 35mila - prosegue poi - è stato concesso di rimanere in Italia per un po’ di tempo con protezioni varie, per un totale di 40mila. In pratica, conclude, il segretario leghista, “ci sono 140mila persone sbarcate che sono in giro”.