Il regime nordcoreano continua imperterrito sulla strada dello sviluppo di nuovi missili balistici intercontinentali con testata nucleare. A quanto risulta da voci non confermate, come riporta il Corriere della Sera, Kim Jong-un si preparerebbe a un nuovo test missilistico già domani, 27 luglio. Inoltre, da indiscrezioni raccolte dal quotidiano americano Washington Post, la Cia sarebbe certa che entro il 2018 la Corea del Nord potrà disporre di un missile balistico intercontinentale con capacità nucleari. Questo perché, grazie ai progressi compiuti dagli scienziati nordcoreani, si sarebbero ridotti gli intervalli di tempo tra la fase di studio e progettazione e la fase di produzione del missile.

Le prossime mosse del leader Kim Jong-un

I timori della Cia sarebbero, indirettamente, confermati anche dai servizi di intelligence di altri paesi interessati alle mosse del regime nordcoreano in tema di proliferazione nucleare. In particolare i servizi segreti della vicina Corea del Sud. Secondo una comune visione americana e sudcoreana il regime di Pyongyang deve ancora risolvere il problema dei veicoli di rientro che trasportano le testate missilistiche. Ma gli analisti occidentali e asiatici sono convinti che, dati i progressi fin qui raggiunti, gli scienziati nordcoreani impiegheranno pochi mesi a colmare questo ultimo gap tecnologico.

Inoltre, si continua a tenere sotto stretto controllo la situazione dei test missilistici, programmati e non, in quanto, in quest'ottica, rappresentano dei passi fondamentali per poter raggiungere gli obiettivi prefissati dal leader Kim Jong un.

Ciò che preoccupa, principalmente, sia gli Stati Uniti, che le potenze vicine alla Corea del Nord, cioè la Corea del Sud e il Giappone, è che gli enormi progressi del programma nucleare nordcoreano sono avvenuti con estrema rapidità nonostante enormi difficoltà. Infatti, il paese è isolato economicamente e sono tuttora in atto contro di esso pesanti sanzioni internazionali.

Anche se gli americani sospettano fortemente che il regime possa aver ricevuto aiuti esterni, principalmente dalla Cina, ma anche dalla Russia. E sarebbe stata accertata anche una collaborazione con la Repubblica islamica dell'Iran, interessata a dotarsi di una testata a lungo raggio.

Il nuovo test in programma il 27 luglio

Secondo fonti vicine alla Cia il prossimo test sarebbe in programma già domani 27 luglio, e si tratterebbe del lancio di un missile intercontinentale da un sommergibile.

L'intelligence americana ha subito attivato i satelliti spia e i droni per poter tenere sotto controllo i molti siti di interesse militare nordcoreano. Ma è un lavoro lungo e complicato, proprio perché per non dare punti di riferimento il regime tende a modificare continuamente i siti. Vedremo quali saranno gli sviluppi.