Matteo Renzi smentisce Emma Bonino sulla questione migranti nel corso di Ore nove, la sua personale rassegna stampa, andata in onda questa mattina sul web. Secondo il segretario Pd, non è vero che la responsabilità di aver voluto che tutti gli sbarchi di migranti avvenissero in Italia nel 2014 sia da attribuire al suo governo. Il passaggio dall’Operazione europea di salvataggio in mare, chiamata Mare Nostrum, a Triton, il cui piano operativo resta tutt’ora sconosciuto, non avrebbe favorito l’impennata degli sbarchi a cui stiamo assistendo in questi giorni.
La colpa dell’invasione delle coste italiane, a detta dell’ex premier, sarebbe tutta del regolamento di Dublino (adottato nel 2003, ma modificato nel 2013 durante il governo Letta, con Bonino ministro degli Esteri) che prevede che l’accoglienza ai profughi venga data nel Paese di primo approdo.
Le accuse della Bonino
Nel 2014, durante il governo Renzi, “abbiamo chiesto che il coordinatore dell’emergenza migranti fosse a Roma, alla Guardia Costiera, e che gli sbarchi avvenissero tutti quanti in Italia; lo abbiamo chiesto noi, l’accordo lo abbiamo fatto noi, violando peraltro Dublino”. Con queste parole lo scorso 3 luglio, durante l’Assemblea di Confartigianato Brescia, Emma Bonino aveva lanciato il sasso nello stagno dell’emergenza immigrazione, dando di fatto la responsabilità al segretario Pd del vertiginoso aumento degli sbarchi sulle nostre coste.
Le due domande di Travaglio al Pd
Alle bordate dell’esponente Radicale, si aggiungono, questa mattina, due domande ‘scomode’ che il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, pone al Pd. “Di che e con chi si lamenta il governo a guida Pd, visto che quel che accade è la conseguenza prevedibile e prevista di una scelta non solo accettata, ma addirittura sollecitata dal governo Renzi?”. E poi, il secondo quesito: “Con che faccia il Pd contesta questo sistema suicida, se due mesi fa attaccò il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro che ne aveva evidenziato le criticità anche per le indagini su trafficanti e scafisti?”.
La risposta di Renzi
A questo fuoco di fila il segretario Dem risponde da par suo: negando tutti gli addebiti.
Secondo Renzi, “la posizione della Ue sui migranti non dipende” dalle decisioni prese dal suo governo, ma dal regolamento di Dublino, adottato dall’Ue nel 2003, “poi modificato e reso forte nel 2013” dove è scritto che “chi arriva in Europa va accolto dai singoli paesi di primo approdo”. Quindi, prosegue Renzi, “è colpa di Dublino, non abbiamo deciso noi di spalancare le porte”. Anzi, al contrario, sostiene il politico fiorentino, “noi nel 2015 abbiamo fatto un accordo perché anche altri paesi europei potessero farsi carico degli arrivi”. Peccato sia “rimasto sulla carta”.