I risultati del vertice informale dei ministri degli Interni Ue, tenutosi a Tallinn in Estonia, si presentano contraddittori. Da una parte ci sono i ministri italiani marco minniti e Angelino Alfano, rispettivamente agli Interni e agli Esteri, che parlano di discussione positiva, soprattutto su controlli sulle Ong e aiuti alla Libia. Dall’altra, però, si è formato un granitico fronte del No alla revisione dell’operazione Triton, allo scopo di regionalizzare gli sbarchi delle navi cariche di migranti anche nei porti degli altri Paesi dell’Unione.

Dopo il presidente francese Emanuel Macron, è toccato al ministro degli interni tedesco, Thomas de Maiziere annunciare il blocco dei porti germanici per i profughi. Soluzione subito fatta propria anche di colleghi belga, spagnolo, olandese ed estone. Notizia che ha mandato su tutte le furie il leader della Lega Nord, Matteo Salvini.

Emma Bonino: ‘Tutti i migranti in Italia col governo Renzi, non era un segreto’

Intanto, Emma Bonino prova spegnere le polemiche esplose dopo la dichiarazione che è stato il governo Renzi nel 2014 a chiedere di far sbarcare tutti i migranti in Italia proprio attraverso le operazioni Triton e Sophia. Oggi l’esponente Radicale prova ad aggiustare il tiro dichiarando che “i piani operativi che riguardano sia Triton che Sophia”, nei quali è previsto che “il coordinamento di tutti gli sbarchi è deciso dal centro di Roma e che devono avvenire in Italia”, “Non è un segreto di stato”, né tantomeno un “accordo indicibile”, come denunciato dal M5S.

Il No dei paesi Ue all’apertura dei porti

Dunque, dopo le dure e ultimative parole del presidente francese Macron sull’apertura dei porti alle navi cariche di profughi, oggi da Tallinn la Germania ha confermato la linea di chiusura (in senso letterale) dei paesi Ue alla proposta dell’Italia di ‘regionalizzare’ gli sbarchi modificando i piani operativi delle operazioni Triton e Sophia, firmati dal governo Renzi nel 2014.

“Non sosteniamo la cosiddetta regionalizzazione delle operazioni di salvataggio”, ha dichiarato il ministro tedesco Thomas de Maiziere, subito seguito a ruota dagli omologhi di Belgio, Spagna (come da giorni anticipato), Olanda ed Estonia.

Le parole di Minniti e Alfano, il giudizio di Salvini

Paesi a cui vanno aggiunti, secondo Matteo Salvini, l’Ungheria che “usa l’esercito” e l’Austria che ha minacciato di farlo.

Alla luce di questi dati, come fa il ministro Minniti, si chiede Salvini, a dire di essere determinato a “discutere con fermezza” nei prossimi giorni? Per non parlare del titolare della Farnesina, Alfano, il quale ha dichiarato sorridente: “Mi sembra che da Tallinn vengano fuori buone notizie”. Prese di posizione che il leader leghista giudica ridicole.