E' l'Italia dei furbetti e, stando al servizio de Le Iene andato in onda negli scorsi giorni e riproposto ieri dalla nota trasmissione di Italia Uno, anche quella dei politici che fanno favori ai figli degli amici a scapito degli onesti lavoratori.

Secondo quanto riportato dal noto programma televisivo, il deputato Mario Caruso avrebbe assunto il figlio del sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi come suo assistente personale. Il ragazzo, però, non si sarebbe mai presentato al lavoro continuando a percepire uno stipendio che, stando alle dichiarazioni del politico, gli arriverebbe direttamente dal padre.

Rossi a Le Iene: "Sono accuse infondate!"

L'onorevole Rossi ha ribadito agli inviati della trasmissione che si tratterebbe di accuse infondate, diffuse al solo scopo di gettare fango sulla sua persona. Il contratto del figlio, Fabrizio Rossi, infatti, sarebbe di natura fiduciaria e non prevederebbe vincoli di orario lavorativo. Per tale ragione, inoltre, sarebbe prevista anche una retribuzione assolutamente minima. Il sottosegretario ha inoltre affermato di aver proceduto per vie legali.

Le accuse

Non la pensa così la ragazza, rimasta anonima, che si è rivolta a Le Iene per denunciare l'accaduto. Dopo uno stage della durata di tre mesi, la giovane avrebbe continuato a lavorare per il deputato Caruso in qualità di sua assistente ma senza regolare contratto e senza alcuna retribuzione.

A detta della giovane, il motivo di tutto ciò sarebbe da ricercare proprio nell'assunzione del figlio dell'onorevole Rossi, che avrebbe ricevuto lo stipendio al suo posto senza però mai recarsi materialmente al lavoro.

Come se non bastasse, la giovane afferma di aver ricevuto delle advances da parte dello stesso deputato Caruso.

Reazioni dal mondo politico

Luca Marco Comellini, il segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e forze di polizia (Pdm), ha preso posizione sulla vicenda, ribadendo che i membri della Camera percepiscono 3690 euro come rimborso spese, cifra nella quale rientrano anche le somme da corrispondere ai propri collaboratori.

Durissima anche la posizione di Alessandro Di Battista, del MoVimento 5 Stelle, che dai suoi profili social ha invitato il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ad esprimersi sulla vicenda.

I fatti resi noti da Le Iene saranno ora posti all'attenzione della Procura di Roma, in modo che possano essere effettuati i doverosi accertamenti.