La Costituzione della Repubblica Italiana venne promulgata 70 anni fa e grazie alla sua efficacia ha regolato ogni aspetto della vita Politica e sociale della Repubblica. Conoscere le parti più importanti della nostra Carta Fondamentale è molto importante. La Costituzione nacque dopo un periodo buio e i partiti politici tramite un compromesso riuscirono a redigere un testo innovativo e molto efficiente.

La nascita

La Costituzione della Repubblica Italiana venne approvata il 22 Dicembre del 1947 e promulgata dal Presidente De Nicola il successivo 27 Dicembre.

Dopo il periodo buio in cui il potere rimase nelle mani del Partito Nazionale Fascista e dopo la Seconda Guerra Mondiale, tutte le forze politiche si unirono per da vita alla Costituzione, che fu un vero e proprio compromesso. Vennero inseriti 139 articoli più le disposizioni transitorie e finali. Per mutare i contenuti della Costituzione venne previsto un procedimento Parlamentare aggravato, ben diverso dalla modifica per le leggi ordinaria.

Vennero inseriti dettami fondamentali per considerare l'Italia un paese democratico, come ad esempio la Sovranità Popolare, la possibilità di formare associazioni e particolare rilievo venne dato ai sindacati. La Costituzione è inoltre votata, perchè l'Assemblea Costituente che la elaborò, venne interamente scelta dal popolo.

L'abilità del legislatore ha permesso alla Costituzione di adattarsi al cambiamento Politico-Sociale che nel corso del tempo è stato davvero elevato, è un dato di fatto che la società di allora sia molto diversa dalla società di oggi, basti pensare all'avvento della tecnologia. Nonostante questi mutamenti grazie all'interpretazione delle Norme abbiamo potuto usufruire di una Carta Fondamentale che ha regolato ogni aspetto della nostra Democrazia.

La Costituzione va aggiornata?

Nel corso degli anni si sono susseguiti molti i tentativi di modifica della Costituzione. Solo un anno fa si è tenuto un Referendum Costituzionale confermativo sulla riforma avanzata dal Partito Democratico che avrebbe cambiato numerosi articoli della seconda parte della Carta. Gli Italiani si sono recati alle urne e hanno respinto con oltre il 60% le modifiche proposte.

Che la Costituzione abbia bisogno di qualche modifica è una questione ribadita da molti esperti del settore, ma vista la frammentazione politica dell'Italia in questo momento storico, avere una maggioranza dei 2/3 in Parlamento sembra davvero pura illusione. Indire Referendum "personali", non permette al popolo di esprimere un voto sulla base delle modifiche da apportare, cosa che è avvenuta con l'ultimo Referendum proposto da Matteo Renzi, a cui il leader fiorentino aveva legato il proprio futuro politico. Anche Berlusconi aveva provato a modificare alcuni articoli della Costituzione, nel 2006, ma anche in quella occasione si concluse tutto con un nulla di fatto.

Concludiamo l'articolo riportando una frase di Piero Calamandrei, per sottolineare ancor di più l'importanza che la Costituzione ha avuto durante questi 70 anni: "Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta".