Sono trascorsi ormai due mesi dalle elezioni dello scorso 4 Marzo e nonostante le Camere si siano insediate da tempo, i partiti politici non sono riusciti a trovare ancora un intesa di Governo. Non dobbiamo però impressionarci, ormai formare l'esecutivo a distanza di tempo non è più un evento così raro, basti pensare che anche in Germania ed in Spagna i tempi per formare un governo sono stati abbastanza lunghi. Nonostante questo però i due paesi sono cresciuti, in termini di PIL, molto di più rispetto all'Italia.

Le parole di Crimi (M5S) a Sky Tg 24

Il senatore dei 5 Stelle è stato intervistato da Maria Latella esclude l'ipotesi di un esecutivo tecnico: "Non avrebbe i voti del Parlamento, senza soluzione Politica si va al voto". Il capogruppo al Senato dei grillini però non ha completamente escluso un possibile accordo con la Lega. Crimi inoltre crede che ci siano ancora il 50% di possibilità per formare un esecutivo con Matteo Salvini, nonostante il leader del Carroccio continui a cambiare spesso la sua posizione. Crimi però ha voluto ricordare la condizione fondamentale per raggiungere un'intesa: "La nostra unica condizione - ricorda - è il no a Berlusconi". Nel tardo pomeriggio quindi si sono riaperte le speranze per dare un esecutivo al paese.

Salvini invece intende formare un governo di scopo per andare a correggere la legge elettorale e tornare quindi al voto nel giro di un anno. Quest'ultima soluzione sembra la più plausibile, ma c'è da dire che l'Italia ha bisogno assolutamente di un esecutivo che cerchi di evitare l'aumento dell'IVA e sopratutto attuare alcune riforme necessarie per continuare il lento processo di crescita del paese.

Le idee del Quirinale

Al momento sembra non esserci nessun governo politico che possa impegnarsi ed avere quindi la fiducia del Parlamento. Il Presidente della Repubblica sta cercando in tutti i modi di dare un esecutivo politico al paese, Lunedi ci sarà il quinto giro di consultazioni e Mattarella dovrebbe quindi trarre le sue conclusione e poi annunciare la sua decisione.Tutti sembrano essere contrari ad un governo tecnico ma al momento nessun partito sembra essere disposto a rinunciare alle proprie idee per formare un governo.

Se Mattarella non riuscirà a far cambiare idee ai partiti, si andrà, molto probabilmente, verso un "governo del presidente", dove tutti i partiti verranno chiamati alla responsabilità, magari per cambiare la legge elettorale e tornare quindi nel giro di poco tempo a votare.

I Papabili per il Quirinale

Poichè sembra ormai impossibile far convere i partiti ad una accordo, iniziano a circolare alcuni nomi per ricoprire la carica momentanea di Presidente del Consiglio. La figura ideale secondo il Quirinale, in base a quanto ipotizzato dal Fatto Quotidiano, sembra essere un "simil Mario Draghi", l'attuale governatore della Banca Centrale Europe. Tra i possibili papabili però troviamo il giurista Irpino, Sabino Cassese e l'attuale magistrato dell'Autorità Anti Corruzione, Raffaele Cantone. Nel totonomi rientrano anche l'attuale presidente della Corte Costituzionale Giorgio Lattanzi e Paola Severino, ex ministro della Giustizia del governo Monti.