Nella serata di venerdì 16 febbraio, nel pieno della campagna elettorale, si è svolta un'iniziativa politica nel circolo Pd "Tina Anselmi" di Casalecchio di Reno (BO), a cui è intervenuto Pierferdinando Casini. L'ex presidente della Camera, seppur in quota a "Civica Popolare" di Beatrice Lorenzin, è infatti il candidato unico della coalizione di centrosinistra al Senato nel collegio uninominale di Bologna. Dove sfiderà fra gli altri, l'ex presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani in quota a "Liberi e Uguali".

La foto di Casini sotto ai quadri di Gramsci, Togliatti, Di Vittorio e Matteotti diventa virale

La serata di dibattito è diventata però oggetto di discussione e ironie sui social network per una foto molto particolare di Pierferdinando Casini, sotto a quattro quadri ritraenti altrettanti padri storici della sinistra in Italia: precisamente Palmiro Togliatti, Antonio Gramsci, Giuseppe Di Vittorio e Giacomo Matteotti. Quadri che sono apposti nel circolo bolognese del PD e che in passato era stato luogo di incontro di altri partiti della sinistra. La foto sta adesso diventando letteralmente virale sul web, in particolare su Facebook, con centinaia e centinaia di condivisioni e migliaia di commenti ironici, in cui molti sottolineano l' "ossimoro" fra le quattro figure storiche della sinistra e la biografia dello stesso Casini, fra i fondatori del centrodestra e alleato per anni con Berlusconi, Bossi e Fini.

Casini attacca Di Maio: 'E' un barbaro in doppiopetto'

E in effetti è proprio sotto ai quattro quadri che Pierferdinando Casini ha effettuato il suo intervento pubblico davanti a decine di persone, affermando fra le altre cose: "I barbari sono alle porte e non mi riferisco ai pazzi scriteriati che abbiamo visto sfilare a Bologna, ma parlo di altri in doppiopetto, come Di Maio che da steward andava ad accompagnare la gente in tribuna d'onore del Napoli e che oggi vuol fare il presidente del Consiglio.

Sono pericolosi e dobbiamo evitare che M5S e Lega abbiano il 51%, avendo così la tentazione di formare un Governo che sarebbe un misto di incompetenza e arroganza". Poi ha aggiunto: "Io nell'ultimo giorno di legislatura avrei voluto approvare lo Ius Soli e non lo dico ora perché sono vicino al PD, anzi lo dicevo già nel 2002 da presidente della Camera per il centrodestra: si deve distinguere fra coloro che vengono in Italia a delinquere e invece i ragazze che vanno a scuola coi nostri figli e che vanno legati a un destino comune con il nostro.

Se io nel 2002 da terza carica dello Stato volevo lo Ius soli e nessuno mi contestava, neppure da destra, oggi invece siamo tornati indietro anziché andare avanti. E' successo perché c'è qualcuno che usa veleno pur di avere qualche voto in più"