In Colombia è stata finalmente sancita la pace tra l’attuale governo di Juan Manuel Santos e il gruppo di ex combattenti noto come Farc. Tutto ciò rappresenta un passaggio storico ed importantissimo dopo lo scoppio delle prime violenze circa 70 anni fa e la nascita dello stesso Farc 52 anni fa. Questo accordo è di vitale importanza specialmente in vista delle nuove elezioni che dovranno portare a un rinnovamento del Congresso.

Nonostante le grosse difficoltà del passato, questa nazione ricopre un ruolo fondamentale all’interno dell’America Latina grazie a diversi intellettuali di fama mondiale come, per esempio, Gabriel Garcia Màrquez e Ferdinando Botero. Come accennato in precedenza, a queste nuove elezioni parteciperà anche il partito della guerriglia noto come Farc. Quest’ultimo sta vivendo un periodo molto difficile, in quanto il suo storico leader, ovvero Rodrigo Londono, non è in grado di candidarsi in seguito alle sue precarie condizioni di salute. Egli sarà invece rimpiazzato dal numero due e tre dell’organizzazione, ovvero Ivàn Marquez e Carlos Antonio Lozada.

Entrambi non godono di una buona fama e registrano un consenso elettorale molto basso.

I dettagli dell'accordo di pace dell'Avana

Il recente accordo di pace dell’Avana garantisce al Farc una discreta presenza in Parlamento grazie a 5 seggi nella Camera e 5 nel Senato. Questa decisione ha ovviamente scatenato molte polemiche, in quanto questi parlamentari potranno direttamente accedere all’interno della Politica colombiana senza passare per i Tribunali della Giustizia speciale per la Pace, in quanto essi hanno comunque compiuto in passato diversi reati. Questo gruppo politico ovviamente non avrà la maggioranza per poter approvare nuove leggi e provvedimenti, ma potrà comunque avere diritto di voto e di parola all’interno delle varie scelte parlamentari.

Tutto ciò è abbastanza sconvolgente, pensando che queste persone fino a qualche tempo fa militavano all’interno di alcuni gruppi paramilitari,dentro la giungla, seminando terrore e violenza. Queste elezioni possono considerarsi nel complesso un importante momento di riscatto sociale, per una nazione devastata da oltre 50 anni da lotte interne e guerra civile. Nel complesso si respira un clima di profondo odio e violenza, dato che lo stesso Farc è stato responsabile in passato dell’uccisione di almeno 200 attivisti rurali. È abbastanza chiaro che la maggioranza della popolazione è intenzionata a voltare pagina e a vivere una nuova era di pace e prosperità. Contemporaneamente, certi settori della società come gli strati più conservatori della Chiesa e diversi imprenditori sono decisamente scettici in merito a questi nuovi cambiamenti sanciti da questi nuovi accordi.

I pronostici elettorali

L’ingresso ufficiale del Farc dentro la politica colombiana porterà ad un’espansione del Parlamento, il quale avrà 108 seggi al Senato e 172 alla Camera. Inoltre, verranno rappresentati non solo il Partito Conservatore e quello Liberale, ma anche varie comunità minoritarie indigene e di colore, le quali si presenteranno all’interno di alcuni seggi speciali. I partiti per entrare in Parlamento dovranno superare la soglia di sbarramento del 3% e saranno presenti due tipologie di liste: la prima aperta ai singoli candidati sotto il partito di riferimento e la seconda invece chiusa, dove gli elettori devono votare per il partito e passano i capilista. Per il momento, secondo i sondaggi più recenti, i favoriti alla vittoria elettorale sono i Liberali capitanati da Gustavo Petro, ex sindaco di Bogotà, andato alla ribalta grazie alla sua ecletticità e talento politico.

Secondo alcune fonti, potrebbe anche esserci una maggioranza di centrodestra, la quale potrebbe vedere al suo interno personaggi di spicco come Marta Lucìa Ramìrez e Ivan Dunque. Infine, in data 27 maggio verrà anche nominato il Presidente della Repubblica.