Una considerazione, prima di tutto. Qualcuno ha definito le Elezioni politiche italiane 2018 come 'la scelta di campo tra due Italie'. In realtà mai come adesso, nella storia repubblicana del Paese, ci sono state così tante Italie, frastagliate e variopinte. Lo spettro è quello di una maggioranza lontana per qualunque forza o coalizione politica, mai come nel 2018 c'è stato il rischio di un'Italia ingovernabile. Ma sono tutte prospettive che vanno approfondite con i risultati elettorali alla mano: potrebbero confermare la nostra impressione, ma anche smentirla.
Gli elettori
Sono 46.604.925 gli aventi diritto al voto per quello che riguarda la Camera del Deputati, tra cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 donne. Per il Senato gli elettori sono 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 donne. Gli elettori della circoscrizione estero sono 4.177.725 per la Camera e 3.791.774 per il Senato.
Sistema di voto
Le Politiche del 4 marzo 2018 saranno le prime consultazioni regolate dalla legge 165 del 3 novembre 2017, nota come Rosatellum dal nome del suo ideatore, Ettore Rosato. L'impianto è unico per Camera e Senato, dove il 37 % dei seggi viene assegnato con un sistema maggioritario con la presenza di collegi uninominali. Ad ottenere i 232 seggi alla Camera ed i 116 al Senato sono i candidati con il maggior numero di voti in ciascun collegio.
Il 61 % dei seggi, in questo caso parliamo di 386 alla Camera e 193 a Palazzo Madama, viene ripartito invece con un sistema proporzionale tra le coalizioni e le singole liste che hanno superato le soglie di sbarramento (al 3 % su base nazionale per ogni singola lista, al 10 % per le coalizioni, al 20 % per le liste delle minoranze linguistiche nella specifica regione dove sono state presentate).
Relativamente alla Camera i seggi vengono ripartiti a livello nazionale, mentre per il Senato a livello regionale. Il rimanente 2 % dei seggi per un totale di 12 deputati e 6 senatori viene destinato al voto per corrispondenza degli italiani residenti all'estero, le assegnazioni sono proporzionali.
Come votare
Si vota dalle 7 alle 23 e ci sono tre modi per esprimere la preferenza.
Gli aventi diritto (18 anni compiuti per la Camera e 25 per il Senato) possono apporre il proprio segno sul simbolo di una lista - il voto in tal caso si intende espresso anche per il candidato del collegio uninominale a cui la lista è collegata - o sulla lista e sul nome del candidato all'uninominale. Infine possono solo contrassegnare il candidato all'uninominale ed in questo caso il voto va anche alla lista collegata. Non è ammesso il voto disgiunto, per cui le schede con preferenze espresse ad una lista ed al candidato di una lista diversa vengono annullate.
Le due coalizioni
Sono due le 'grandi coalizioni' presenti alle Elezioni Politiche 2018. Quella di centrosinistra vede al suo interno il Partito Democratico (leader Matteo Renzi), +Europa (Emma Bonino), Civica Popolare Lorenzin (Beatrice Lorenzin) ed Italia Europa Insieme (Giulo Santagata).
In Trentino-Alto Adige la coalizione di centrosinistra si presenta anche con gli autonomisti di SVP-PATT mentre in Valle d'Aosta è sostenuta dalla lista Vallée d'Aoste-Tradition et Progrès. La coalizione di centrodestra è composta da Forza Italia (leader Silvio Berlusconi); Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni), Lega (Matteo Salvini) e Noi con l'Italia-Udc (Raffaelle Fitto). Nella circoscrizione Valle d'Aosta per Camera e Senato si presenta con un'unica lista denominata Centrodestra Valdostano che include Forza Italia, Fratelli d'Italia ed il movimento Nuova Valle d'Aosta, con la Lega che corre in maniera autonoma.
Altre liste presenti in più circoscrizioni
Sono dieci le liste che non compongono alcuna coalizione e si presentano nella maggioranza delle circoscrizioni sul territorio nazionale.
Si tratta del Movimento 5 Stelle (leader Luigi Di Maio), Liberi e Uguali (Pietro Grasso), CasaPound Italia (Simone Di Stefano), Potere al Popolo (Viola Carofalo), Il Popolo della Famiglia (Mario Adinolfi), Italia agli Italiani (Roberto Fiore), Partito Comunista (Marco Rizzo), Partito Valore Umano (Pasquale Ruga), Partito Repubblicano Italiano-ALA (Denis Verdini) e Per una Sinistra Rivoluzionaria (Claudio Bellotti).
Ulteriori liste
Sono in corsa altre 19 liste che si presentano in un numero limitato di circoscrizioni, ad iniziare da '10 volte meglio' (leader Andrea Dusi) presente in 14 circoscrizioni su 29 per la Camera. Seguono poi, in ordine alfabetico, Autodeterminatzione (leader Anthony Muroni) presente nella circoscrizione Sardegna; Blocco Nazionale per le libertà (Massimo Renato Lorenzo Mallucci de Mulucci) in 5 circoscrizioni su 29 alla Camera; Democrazia Cristiana (Giovanni Angelo Fontana) nella circoscrizione Lazio per il Senato; Destre Unite-Forconi (Massimiliano Panero) 2/21 circoscrizioni al Senato; Free Fights to Italy nella circoscrizione estero; Grande Nord (Marco Reguzzoni) 4/29 Camera e 2/21 Senato; Italia nel Cuore (Mauro Tiboni) presente su Lombardia 3 alla Camera; Lista del Popolo per la Costituzione (Antonio Ingroia) 9/29 Camera e 7/21 Senato; Movimento Associativo Italiani all'Estero (Ricardo Merlo) nella circoscrizione estero così come il Movimento delle Libertà; Patto per l'Autonomia (Massimo Moretuzzo) presente in Friuli-Venezia Giulia; Per Tutti - Pour Tous - Pe Tcheut in Valle d'Aosta; Rinascimento Mir (Gerardo Meridio) in Friuli-Venezia Giulia; Risposta Civica presente in Valle d'Aosta; Siamo (Dario Miedico) in Friuli-Venezia Giulia; Stato Moderno Solidale (Silvana Arbia) presente in Basilicata e, infine, le liste Unital e Unione Sudamericana Emigrati Italiani presenti entrambe nella circoscrizione estero.