Il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, ha colpito il mondo con gli ultimi gesti concilianti, tanto nei confronti della vicina Corea del Sud - con il cui presidente si incontrerà alla fine di aprile - quanto con gli Stati Uniti, con cui si è detto disposto a parlare anche del suo, per molti controverso, programma nucleare.
Dopo che il livello di tensione tra Pyongyang e Washington ha raggiunto i suoi livelli più alti alla fine del 2017 e fece pensare ad uno scontro diretto, gli animi si sono raffreddati, in gran parte grazie al nuovo approccio tra le due Coree, motivate dai Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang, a cui ha partecipato anche la delegazione nordcoreana.
Lunedì 5 marzo la delegazione sudcoreana si è incontrata con Kim Jong Un, a Pyongyang.
Un meeting storico
Durante la sua visita nel paese vicino, la delegazione inviata dal presidente della Corea del Sud, Moon Jae In, ha concordato con il regime nordcoreano di organizzare un vertice bilaterale tra i due presidenti, entro la fine di aprile. L'incontro sarà il terzo tra i leader dei due paesi dal primo summit inter-coreano tenutosi nel 2000 da Kim Jong Il, padre dell'attuale presidente, e dall'allora presidente sudcoreano, Kim Dae Jung. L'ultimo incontro bilaterale si è tenuto nel 2007.
Martedì 6 marzo il consigliere capo della sicurezza di Moon, Chung Eui Yong - che faceva parte della delegazione sudcoreana a Pyongyang – ha comunicato che l'incontro si svolgerà alla House of Peace, una struttura sudcoreana nella Panmunjeom Joint Security Area, all'interno della Zona Demilitarizzata (DMZ), a sud del confine inter-coreano.
Se l'incontro dovesse avvenire, sarebbe la prima volta che il leader della Corea del Nord mette piede sul suolo della Corea del Sud dalla fine della guerra tra i due paesi, nel 1953. Prima che ciò accada, Seoul e Pyongyang "hanno concordato di stabilire una linea diretta tra i loro leader per consentire strette consultazioni e una riduzione delle tensioni militari, confermando di voler tenere la prima conversazione telefonica prima del terzo summit", ha spiegato Chung.
Trump: "Il mondo sta guardando ed aspettando".
Gli Stati Uniti hanno avuto una reazione alquanto cauta, all’apertura improvvisa di Kim Jong Un. Anzi, alcuni funzionari degli Stati Uniti e della Corea del Sud hanno affermato che una svolta del genere sembra improbabile dopo il fallimento dei precedenti colloqui, aggiungendo che la Corea del Nord potrebbe cercare di guadagnare tempo per sviluppare i suoi programmi di armamento.
"Siamo arrivati ad un buon punto, almeno retoricamente, con la Corea del Nord", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale, rifiutandosi di dire se vi fossero già dei presupposti per dei colloqui.
"Le dichiarazioni che arrivano dalla Corea del Sud e dalla Corea del Nord sono state molto positive, sarebbe un grande evento per il mondo." "Il mondo sta guardando e aspettando! Potrebbe essere una falsa speranza, ma gli Stati Uniti sono pronti ad andare forte in entrambe le direzioni!" ha twittato. Non vi è stato alcun commento immediato da Pyongyang.