Dubbi su Giuseppe Conte nuovo premier? Non ce ne sono. Almeno a sentire le dichiarazioni di Lega e Movimento 5 Stelle. Eppure, nelle ultime ore, la figura del professore di diritto privato indicato lunedì nelle segrete stanze a Sergio Mattarella da Matteo Salvini e Luigi Di Maio resta ancora in bilico. Complice il vespaio sulle presunte ‘aggiunte’ al curriculum, in relazione agli studi che sarebbero stati condotti nel suo percorso accademico in prestigiose università estere, tra smentite e precisazioni che hanno ingarbugliato ancora di più la situazione.

Una matassa che, di fatto, ha allungato i tempi della concessione dell’incarico allo stesso Conte da parte del Capo dello Stato. Il quale evidentemente sta valutando con prudenza il da farsi, anche in considerazione delle continue turbolenze tra i leader europei e sui mercati. Spread su tutti: stamattina l’indice dei titoli di Stato ha sfondato quota 200, assestandosi poi dopo qualche ora a 190.

Il capo politico del M5S rassicura: Conte resta il candidato per Palazzo Chigi

Luigi Di Maio cerca comunque di allontanare i nuvoloni sul nome indicato a Mattarella, affermando come Conte rimanga senza alcun dubbio il candidato premier di M5S e Lega.

Una precisazione che segue alle dichiarazioni di Lorenzo Fontana, indicato tra i papabili per il Ministero della Difesa in quota Lega (anche se il totoministri non si ferma), il quale ammette, senza mezzi termini, che se saltasse Conte, «sarebbe un bel problema». Ma anche alle preoccupanti parole di Emilio Carelli. L’ex giornalista del Tg5 eletto tra le file del Movimento 5 Stelle ha infatti sottolineato a Sky Tg 24 di non escludere del tutto l’ipotesi di un ripensamento in merito al professore di diritto privato scelto per sancire definitivamente il patto di Governo giallo-verde.

Più ‘settario’ e netto il commento di Danilo Toninelli, capogruppo M5S al Senato. Il parlamentare, intervenuto a Radio 24, ha fatto capire che le nuvole e i dubbi sul premier indicato porterebbero inevitabilmente ad un 'aut-aut': o Conte o il ritorno al voto.

Insomma, i grillini (anche se non tutti, Carelli insegna) giurano che il professore rimane l’unico nome verso lo scranno più alto di Palazzo Chigi.

Un 'cul de sac' che favorirà Di Maio premier?

Un 'cul de sac' che, secondo alcuni, potrebbe riportare in auge il nome di Luigi Di Maio come possibile Presidente del Consiglio dei Ministri. Certo, sulla testa del capo politico del Movimento rimane il veto, più volte esternato in pubblico, del 'pari grado' della Lega Salvini: ogni volta infatti che il nome di Di Maio è rientrato dalla 'finestra' verso Palazzo Chigi, il leader del Carroccio non ha esitato a smentire l'assunto in tv e sui social.