Il curriculum vitae di Giuseppe Conte, papabile presidente del consiglio italiano, potrebbe risultare molto convincente agli occhi del Quirinale. Il giurista foggiano vanta un bagaglio di spessore accademico, se non fosse per un'anomalia riscontrata da un giornalista d'inchiesta e corrispondente in Italia del New York Times, Jason Horowitz. Quest'ultimo avrebbe indagato presso l'università newyorchese in merito all'idoneità dei titoli di Giuseppe Conte, chiedendo informazioni riguardanti la sua presunta iscrizione presso la sede accademica.

La permanenza fantasma a New York

Alla domanda del giornalista, un referente dell'università americana, Michelle Tsai, ha verificato l'esistenza delle informazioni e ha risposto: 'Questo nome non compare nei nostri archivi come studente o membro di facoltà'. È l'informazione che Horowitz ha riportato nel suo tweet, allegandovi il relativo articolo d'inchiesta. Jason riporta un altro elemento che desta perplessità; secondo il giornalista, Giuseppe Conte avrebbe più volte affermato di aver trascorso diverse estati a New York tra il 2008 e il 2013, quando le parole della portavoce newyorkese attesterebbero il contrario.

Versioni contrastanti

Una versione completamente diversa arriva dal docente e studioso del diritto contrattuale di Oslo, Mads Adenas, che avrebbe difeso il giurista italiano affermando: 'È normale che Conte non figuri nei registri.

Molti professori sono soliti studiare nelle biblioteche durante i soggiorni estivi, non fanno parte dello staff e non sono nemmeno studenti, dunque non vengono registrati'. Un altro dato di rilevanza arriva dall'agenzia Adn Kronos che dichiara di essere in possesso di uno scambio di e-mail tra Conte e Mark Geitsfield, docente presso la NYU School of Law, che proverebbe la veridicità sulla permanenza del professore di diritto italiano nella città newyorchese.

Il contenuto delle e-mail rivela la presenza di Conte a New York nel 2014 durante una conferenza tenutasi in un'aula universitaria, sebbene non sia specificato se si trattasse di una lezione tenuta in qualità di prof o di un corso frequentato per aggiornamenti.

Ulteriori ombre sul curriculum vitae

Da quel che risulta dalle informazioni curriculari, Conte avrebbe frequentato l'Istituto di Cultura Internazionale di Vienna che, tuttavia, non é una scuola giuridica, ma un istituto di lingue che non c'entrerebbe nulla con il diritto.

L'ipotesi é che Conte abbia seguito un corso di tedesco giuridico, tuttavia la scuola non ha potuto fornire informazioni personali per ragioni di privacy.

Allo stesso modo, poco chiara risulta l'appartenenza al Social Justice Group presso l'Unione Europea, un organo che non é mai stato istituito da quest'ultima. È esistito piuttosto un gruppo di studio sulla giustizia sociale nel diritto privato europeo. Il suo portavoce Martin Hesselink ha dichiarato di non aver mai sentito menzionare Conte fra i suoi membri.