L’Italia è terza per consumo di cannabis nei paesi dell’Eurozona. Fuori dal podio, invece, ‘soltanto’ per l’utilizzo di cocaina, per cui possiamo ‘vantare’ la quarta posizione. È quanto si legge in un report dell’Agenzia europea sull'uso di droghe e stupefacenti. I trends raccontano di un mercato UE in continuo in sviluppo. In crescita infatti anche i consumatori della polvere bianca. Rispetto a quest’ultima, segno più pure per l’ectasy, benché in maniera meno netta. Stabile invece l’uso di marijuana. A preoccupare gli studiosi è però soprattutto l’aumento dei decessi per overdose, in particolare nel Regno Unito: 1177 i decessi per eroina e morfina nel 2015, con un aumento del 18% rispetto al 2014 e addirittura con un +44% se si fa il confronto col 2013.
Dati preoccupanti che fanno il paio con le statistiche sugli psicofarmaci di qualche settimana fa.
Cannabis stabile, Italia sul podio
La cannabis resta la sostanza stupefacente più diffusa tra i paesi dell’Eurozona. Numeri qui molto sostanziosi: il rapporto dell’Agenzia europea delle droghe ha calcolato infatti circa 24 milioni di consumatori adulti nell'ultimo anno. Restringendo la lente d’ingrandimento all’Italia, il 20,7% del totale riguarda i giovani tra i 15 e i 34 anni. Solo la Francia fa peggio di noi sui ragazzi, con il 21,5%. In generale invece, i dati sui consumi nell'arco dell’intera vita vedono il nostro bel paese al terzo posto (33,1%,). Davanti, seconda è la Danimarca al 38,4%. Prima anche in questo caso la Francia, ‘medaglia d’oro’ al 41,4%.
Nulla insomma da invidiare rispetto ad altre nazioni del mondo.
Cocaina in ascesa
L’uso di cocaina negli ultimi anni sta aumentando in maniera preoccupante: nel 2017 sono stati calcolati infatti circa 3,5 milioni di consumatori europei. Mai come la Cannabis, ma i costi in questo caso sono molto più alti e meno sostenibili. Molto alte le percentuali in Inghilterra: circa il 4% dei giovani del Regno Unito l’ha sniffata almeno una volta l’anno scorso.
Seguono, nell'ordine, le persone tra i 15 e i 24 anni di Danimarca (3,9%) e Olanda (3,7%). In Italia, invece, circa l’1,9% della popolazione giovanile. Se si allarga la prospettiva all'intero arco della vita, il nostro paese sale però al 9,7%, in quarta posizione. Davanti 1° il Regno Unito (9,7%), seguito da Spagna (9,1%) e Irlanda (7,1%).
Avanza anche l’ectasy
L’utilizzo di ecstasy si attesta intorno ai 2,6 milioni di consumatori nel 2017. In Italia, il 2,8% della popolazione totale ha mandato giù almeno una pasticca per sballarsi l’anno scorso. Lo stivale in questo caso si comporta meglio di altri partners europei: leader della classifica infatti risultano l’Irlanda e l’Olanda (9,2% dei cittadini). Poi l’Inghilterra, al 9%. Più giù la Repubblica Ceca al 7,1%.
Il maggiore centro di produzione dell'Eurozona di questo particolare tipo di stupefacente sono i Paesi Bassi e il Belgio: le statistiche parlano infatti di 11 laboratori distrutti nel 2016 (10 nei Paesi Bassi e uno nel vicino Belgio), circa il 100% in più rispetto al 2015.
Una sostanza, l’ecstasy, che viene esportata anche in altre parti del mondo. Non a caso il quantitativo più ingente sequestrato due anni fa in Australia proveniva proprio dal vecchio continente. In aumento anche l’utilizzo di MDMA, in crescita progressiva ormai dal 2010.