Si è svolta nella giornata di questo sabato 12 maggio l'assemblea nazionale di Articolo Uno -MDP che ha riunito alcune centinaia di persone in un hotel romano per discutere del proprio futuro e di come proseguire nel percorso di Liberi e Uguali, di cui nella sostanza Mpd è il "socio di maggioranza", esprimendo di fatto la maggior parte dei parlamentari in carica. Vediamo i passaggi salienti di quello che è stato detto nel corso delle sei ore di assemblea.

Articolo Uno-Mpd verso il partito di Liberi e Uguali

La relazione introduttiva è stata affidata a Roberto Speranza, il quale ha affermato: "Occorre ripensare la sinistra e interpretare l'enorme questione democratica, sociale e del lavoro che c'è nel nostro Paese. Possiamo farcela da soli? Io credo di no. Può farlo Leu? Può farlo il Pd? Possono farlo altri? Non basta neanche solo la Politica. Dobbiamo interloquire col mondo della cultura, con gli intellettuali, col sindacato, con il civismo e l'associazionismo laico e cattolico. Bisognerebbe avere il coraggio di mettersi tutti fino in fondo in discussione.

Io da parte mia voglio farlo. Credo che i progetti in campo non siano più sufficienti e che ci sia bisogno di ricostruire tutto su basi politiche nuove. Io sono per lanciare la sfida qui e ora e per provarci con coraggio. Su queste basi può rinascere un orizzonte democratico e progressista nel nostro Paese. Io credo che il nostro sforzo dentro Leu debba avere questo spirito e questa impostazione". E poi sul concreto ha proposto: "Si convochi al più presto assemblea nazionale di Leu e da quel giorno apriamo un percorso costituente per trasformare la lista elettorale in partito politico. Non può bastare il dialogo fra gruppi dirigenti, dobbiamo smettere con il verticismo, serve un percorso democratico senza paracadute per nessuno.

Alla fine del processo costituente i tre soggetti di LeU devono sciogliersi in un vero e proprio partito autonomo della sinistra e del lavoro, che sia la prima mattonella per un campo più largo. Se dall'assemblea di LeU usciranno tentennamenti noi comunque crediamo che si debba andare avanti".

Poi hanno parlato altri dirigenti di Articolo Uno, come Alfredo D'Attorre che ha detto: "Il fallimento dei populisti al governo non riporterebbe alla fase pre-renziana, ormai siamo in una fase del tutto nuova. C'è un nuovo bipolarismo di classe e la sinistra deve saper contendere il voto popolare a Lega e M5S". Mentre il senatore Francesco Laforgia ha inizialmente ironizzato: "Questo stesso hotel fu teatro della confluenza di Gennaro Migliore nel Pd, noi non facciamo niente del genere".

Prima di proseguire: "Sono preoccupato per l'Italia dal possibile Governo Pd-M5S e del fatto che si possa ulteriormente allargare il solco nella sinistra. Fra noi e il Pd non basterà dire che siamo tutti all'opposizione ma capire se faremo lo stesso tipo di opposizione. Adesso basta partire dal tema delle alleanze, occorre prima capire la nostra identità. Io non sono intenzionato a rientrare dalla finestra dopo essere uscito dalla porta. Serve invece un processo costituente molto largo: per andare oltre a LeU bisogna prima fare LeU".

Molto applaudito l'intervento di Enrico Rossi, presidente della regione Toscana e fra i fondatori di Articolo Uno, il quale ha sottolineato: "Dobbiamo lavorare a un soggetto politico che si richiami al socialismo, alla critica di questo capitalismo, all'ambiente.

Dobbiamo parlare della centralità del conflitto fra capitale e lavoro. Sul piano delle politiche europee si profila il taglio alle politiche sociali e all'aumento delle spese per difesa e sicurezza: le battaglie sociali oggi si possono fare solo a livello europeo. Siamo di fronte a un cambiamento di sistema, stanno per andare al governo soggetti che non hanno cultura antifascista. Dobbiamo smettere di guardare al centro, invece si deve costruire un programma radicale. Io non intendo rientrare nel Pd dalla finestra, ma dobbiamo tallonare il dibattito che c'è lì dentro, per evitare che segua ancora il renzismo e che torni a guardare a sinistra. Serve un soggetto politico di Liberi e Uguali dopo una discussione franca sulle prospettive, per evitare di essere gruppettari e minoritari.

Sono maturi i tempi inoltre affinché la sinistra del Pd inizi davvero ad aiutarci nella costruzione del campo democratico e progressista".

Assemblea di Articolo Uno-Mdp: gli interventi degli ospiti esterni

Vi era grande attesa anche per quanto avrebbero detto i vari ospiti esterni; fra loro il ministro della Giustizia Andrea Orlando, esponente della minoranza PD, il quale ha ricordato: "Occorre fare un'autocritica rispetto a tutte le esperienze di governo, non solo quelle più recenti. Siamo in una fase in cui si deve riflettere sulla crisi del capitalismo e della democrazia. E non basta cambiare le regole della democrazia rappresentativa. Sul piano politico, se ci riproponiamo per come eravamo sbaglieremmo.

Da subito dobbiamo capire che tipo di opposizione mettere in campo al nuovo Governo: non possiamo certo organizzare manifestazioni contro il cambio della legge Fornero o contro forme di sostegno al reddito e dobbiamo capire come difendere le conquiste civili e sociali degli ultimi decenni. Oggi servono luoghi di incontro fra noi, partendo anche dal piano teorico e dalla capacità di trovare parole nuove. In questa stagione dobbiamo ricostruire l'autonomia della politica: servono meno uffici stampa e più centri studi"

Particolarmente atteso anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e fra i promotori di LeU, il quale ha detto: "Il voto del 4 marzo è la conseguenza di decenni di politiche antipopolari.

Adesso il rischio è che invece di discutere dei fondamentali per reinsediare socialmente la sinistra, finiamo per parlare di altro. Abbiamo fatto una campagna elettorale in nome della sinistra per la sinistra, e nel peggiore dei casi abbiamo evocato la sinistra in nome del centrosinistra. Di entrambe queste cose a milioni di persone non interessa niente. Attrezziamoci subito per contrastare le politiche che potrà mettere in campo il nuovo Governo. E va ricostruita un'identità politica, fare un partito è essenzialmente un'idea altrimenti essa è un evocazione vuota. Se bastasse fare un partito allora potevano andar bene quelli che c'erano, a partire dal mio che pure è insufficiente. Che facciamo?

Convochiamo l'assemblea nazionale di LeU, da fare nella forma più aperta possibile. Non penso affatto che qualcuno in Mdp voglia rientrare nel Pd. Recentemente ci siamo divisi sul possibile voto al 22 luglio e sul giudizio verso un possibile Governo neutrale. Dobbiamo invece parlare delle prospettive che ci possono unire: proviamo a discutere sulle idee fondamentali e smettere invece di proseguire nel gioco di continuare a costruire nuovi partiti"

Apprezzato pure il dem Gianni Cuperlo, che ha sottolineato: "Il dramma non è solo nelle percentuali elettorali della sinistra, ma l'idea che essa non sappia resistere all'urto dei cambiamenti mondiali. Il travaglio della sinistra è visibile ovunque.

È stato un errore grave non aver impedito la saldatura fra Lega e M5S. La sinistra avrebbe dovuto provare a dividere il fronte avversario e non aiutare a saldarlo. Dalle grandi sconfitte non si esce riproponendo le idee precedenti. Il paese non è solo più diseguale, ma inoltre non agiscono più gli automatismi che storicamente hanno portato crescita e lavoro a far diminuire ingiustizie e povertà. Serve cambiare le nostre categorie e capire ad esempio che anche un reddito di dignità può essere utile a ridare speranze. La sinistra ha bisogno di un nuovo programma fondamentale per tornare a far marciare insieme pezzi che recentemente hanno camminato in modo diviso. Oggi se sei la sinistra devi dire dove vuoi portare questo paese e trovare il modo di convincere le persone che possiamo farle uscire dalle paure.

Il Pd va rifondato e sarà più facile cambiarlo se saremo in tanti a provarci".

Hanno poi parlato numerosi esponenti di Articolo Uno e anche altri ospiti come il professor Andrea Pertici e l'ambientalista Rossella Muroni, attualmente deputata di LeU. Le conclusioni dei lavori sono state affidate ad Arturo Scotto che ha ribadito la maggior parte dei passaggi già espressi dai vari esponenti di Mdp durante la plenaria. Presenti anche Massimo D'Alema, che in prima fila ha ascoltato attentamente dal primo all'ultimo minuto, e anche Pierluigi Bersani: nessuno dei due storici volti della sinistra ha però preso la parola. Al termine dell'assemblea i presenti hanno approvato all'unanimità la relazione di Roberto Speranza come documento politico unitario da portare in discussione all'assemblea nazionale di Liberi e Uguali, la quale, secondo quanto affermato da molti durante la giornata, dovrebbe tenersi precisamente sabato 26 maggio.