Si è svolta questo 14 e 15 aprile a Roma l'assemblea nazionale di sinistra Italiana, che ha discusso sull'esito delle scorse Elezioni politiche e delle prospettive future, a partire dalla prosecuzione del percorso unitario di Liberi e Uguali. Vediamo cosa è successo.
Assemblea di Sinistra Italiana, gli antefatti
L'assemblea nazionale del partito guidato da Nicola Fratoianni, è stata preceduta negli scorsi giorni da due fatti che per motivi diversi avevano fatto discutere, in particolare sui social. Da una parte erano arrivate a numerosi (ormai ex) iscritti di Sinistra Italiana delle lettere da parte della commissione di garanzia del partito, in cui venivano fatti decadere dagli organismi per aver più o meno esplicitamente appoggiato, in occasione delle ultime elezioni, non Liberi e Uguali bensì Potere al Popolo: si tratta di vari attivisti che nello scorso autunno e inverno si erano sospesi da SI non condividendo l'adesione alla lista di Grasso e che in molti casi hanno fatto campagna elettorale per quella di Viola Carofalo.
Sempre negli ultimi giorni, dentro Sinistra Italiana, ma anche pubblicamente sui social network, era girata una lettera-appello che proponeva sostanzialmente di interrompere il percorso di Leu, che si sarebbe "dimostrato insufficiente e inadeguato", in quanto "Liberi e Uguali era un progetto senz’anima: l’unico chiaro messaggio era 'siamo la sinistra'. Era un progetto funzionale a salvare i rappresentanti della sinistra, e non le persone che avremmo voluto rappresentare nelle urne". I promotori chiedevano invece di "allargare molto di più il fronte, partendo dai programmi e dai contenuti, anziché dai contenitori". Tale appello lanciato dai giovani dirigenti Claudio Riccio e Claudia Pratelli aveva raccolto circa 300 adesioni fra gli iscritti di SI e, fra le altre cose, guardava già alle prossime elezioni europee, invitando "alla costruzione di un fronte anti liberista, in sintonia con le sinistre europee, aperto ma radicalmente rinnovato e frutto di una confluenza comune tra coloro che appartengono ai partiti della sinistra".
Sinistra Italiana decide di continuare con Liberi e Uguali
Nei due giorni di assemblea si sono susseguiti numerosi interventi, in apertura e in chiusura ha parlato il segretario nazionale Nicola Fratoianni, proponendo la necessità di proseguire con il percorso unitario di Liberi e Uguali. A suo sostegno la maggioranza del partito, a partire dagli altri parlamentari Erasmo Palazzotto, Loredana De Petris e Stefano Fassina, che ha comunque una posizione più scettica sull'Unione Europea.
A sostegno della linea del segretario anche Nichi Vendola, intervenuto la domenica mattina, ma anche volti noti come Paolo Cento, Fabio Mussi e Luca Casarini. In appoggio a Fratoianni anche diversi fra i parlamentari uscenti, che hanno evidenziato criticità nel percorso unitario di Leu, pur sostenendo la necessità di proseguire il percorso.
Critiche al percorso di LeU sono arrivate, oltre che da Riccio e Pratelli, promotori dell'appello di cui sopra, anche da vari altri interventi in assemblea: come quello del consigliere comunale bolognese Federico Martelloni. Ma anche da Paola Natalicchio, ex sindaca di Molfetta, e dalla deputata uscente Celeste Costantino che un po' a sorpresa ha poi dato l'arrivederci al partito.
Il dispositivo finale approvato dall'assemblea nazionale invita a proseguire il processo unitario di Leu ma senza precipitazioni organizzative, quindi senza sciogliere Sinistra Italiana. Ci sono stati 129 favorevoli, 37 contrari e 25 astenuti. Questi numeri devono però tener conto del fatto che alcuni (fra loro diversi segretari delle città metropolitane) sono usciti dalla sala al momento del voto e che numerosi delegati non hanno partecipato alla due giorni romana.
Oltre al fatto che, rispetto ai circa 600 membri dell'assemblea congressuale uscita dal congresso di Rimini nel febbraio 2017, nel frattempo ci sono stati diversi fuoriusciti dal partito, come scrivevamo sopra, in polemica con la nascita di Liberi e Uguali.
Comunque il percorso di Liberi e Uguali va avanti, si attendono ora pronunciamenti formali anche da parte di Articolo 1 - Mdp (che si riunirà il 12 maggio) e di Possibile (che sta vivendo la sua fase congressuale) e poi sarà convocata una grande assemblea nazionale che darà il via al processo costituente di LeU, probabilmente a fine maggio o a inizio giugno. Il tutto se non ci saranno imprevisti...