Emma Bonino non può essere certo annoverata fra le ammiratrici di Matteo Salvini. A raccontarlo, oltre che le rispettive opinioni, ci sono anche e soprattutto decenni di idee politiche che legittimano la conclusione che i due siano piuttosto agli antipodi. La senatrice, non a caso, nel suo ultimo intervento pubblico ha trovato il modo di punzecchiare il ministro dell'Interno. Lo ha fatto con ironia, ma è stato un modo per sottolineare quanto il "modus operandi" del leader della Lega sia finito nel mirino della sua critica. Non è, infatti, un mistero che, anche per precisa volontà, Salvini sia un misto che segna un punto di rottura con il passato, considerata la costante esposizione mediatica e la continua presenza in luoghi ed eventi che si verificano lontano da Roma.

Emma Bonino ancora contro Salvini

Emma Bonino, presso la Casa delle Donne di Roma, commentando il fenomeno dell'immigrazione, ha voluto sottolineare come si tratti di un fenomeno non nuovo e destinato a proseguire con l'umanità, come è sempre stato nel corso del tempo. Nelle sue idee si tratta di un qualcosa che andrebbe gestito, evitando di concedersi esternazioni che possano alimentare paure nella popolazione. E basterebbe questo per certificare il suo disappunto verso l'operato di Salvini, ma c'è un modo in cui la frecciata diventa diretta. "Tra fiere, feste, TG1, Porta a Porta, immagino passi ogni tanto dal Viminale o altrimenti dovremmo chiamare la trasmissione Chi l'ha visto". La senatrice poi sposta il focus su quello che dovrebbe essere il suo compito.

Per la Bonino, in virtù di ministro dell'Interno, il ruolo di Salvini non dovrebbe essere quello di fomentare la paura, ma quello di garantire la sicurezza'.

Non è la prima volta che Emma Bonino usa termini fortemente contrari alla politica di Matteo Salvini. Nel giugno scorso, ad esempio, aveva attaccato in maniera diretta il linguaggio utilizzato dal Ministro dell'Interno.

Lo aveva definito un "misto di volgarità e squadrismo offensivo" e a ciò aveva aggiunto anche l'idea che, secondo lei, si fosse "armato" di "promesse infattibili e crudeli". In un'altra circostanza, addirittura e meno di un mese fa, il capo della Lega era stato definito dalla senatrice un "bullo di periferia". Ancora una volta emerge una certa insofferenza da parte dell'opposizione rispetto alla figura di Matteo Salvini che, con buona probabilità, replicherà sui social, come è suo costume fare.