Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge presentato dal ministro Bonafede contro la corruzione. Il vice premier Luigi di Maio ha fatto sapere tramite i social che le nuove norme anticorruzione saranno severissime, con poliziotti che lavoreranno sotto copertura e pene inasprite fino all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Non ci sarà più scampo per chi corrompe e chi si lascia corrompere, la legge spazza corrotti punta a fare pulizia nel mondo delle tangenti, dei concorsi truccati e degli appalti finti.
DASPO perpetuo nella Pubblica Amministrazione
Una delle misure più severe della legge spazza corrotti proposta dal Movimento Cinque Stelle è l’interdizione eterna dalla Pubblica Amministrazione. Il DASPO sarà vita, corrotti e corruttori beccati con le mani nel sacco non potranno più mettere piede negli uffici della Pubblica Amministrazione né avere a che fare in alcun modo con essa. Sarà possibile un patteggiamento della pena, ma l’interdizione non si potrà togliere. Una misura drastica che non sarà l’unica: oltre ai poliziotti infiltrati, verrà ripristinata la norma Gentiloni riguardo alla perseguibilità di ufficio per casi di appropriazione indebita.
Nessuna pietà per corrotti e corruttori
Ieri il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla legge spazza corrotti, ed il premier Giuseppe Conte intervenuto in conferenza stampa ha ribadito che la legge si inquadra in un contesto di norme che servono al Paese per farlo ripartire dal punto di vista economico.
Lo sviluppo sociale e la crescita economica devono avvenire in un ambiente privo di contrasti e di corruzioni ed è per questo che saranno inasprite le pene per chi propone o accetta mazzette. La misura andrà avanti con gradualità e le condanne da due anni potrebbero passare fino ad otto anni di carcere. Il Ministro della giustizia Alfonso Bonafede ha illustrato le norme contenute nel decreto legge, che prevedono la possibilità per i pentiti di denunciare il fatto usufruendo così di uno sconto della pena, sempre che le informazioni siano utili alle indagini.
Chi è stato condannato per corruzione ad una pena detentiva superiore a due anni non potrà più avere alcun tipo di contatto con la Pubblica Amministrazione e chi finanzia i partiti dovrà farlo alla luce del sole e non più in maniera anonima. La giustizia sociale proclamata dal Ministro Luigi di Maio prevede che lo Stato stia dalla parte delle persone oneste e la legge spazza corrotti è stata spiegata anche su un video YouTube dal pentastellato Francesco D’Uva.