Si è concluso oggi a Salisburgo, in Austria, il summit informale dei capi di Stato e di governo dei Paesi aderenti all'Unione europea. I temi principali oggetto del dibattito sono stati, ovviamente, l'emergenza immigrazione e gli effetti della "Brexit" nei rapporti con l'organizzazione internazionale. Il presidente della Commissione europea Juncker, che partecipa alle riunioni, ha definito l'incontro come utile e positivo, anche se sono molti i nodi da sciogliere e da vagliare.

Tusk: 'Proposta di May sulla Brexit inaccettabile'

Il Consiglio europeo del prossimo mese sarà quello decisivo per definire gli effetti definitivi dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, in primis nei confronti della stessa organizzazione internazionale e nei confronti di chi ne fa parte. Ciò viene affermato dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, al termine del summit austriaco. Il mese prossimo, infatti, i capi di Stato e di governo dovranno pronunciarsi, soprattutto, sul fatto se ci sarà o meno l'accordo sulla frontiera irlandese che possa giustificare la presenza di un futuro accordo nel prossimo mese di novembre.

Tutti i ventisette Paesi membri, ha continuato Tusk, devono essere informati chiaramente sulle future relazioni commerciali con la Gran Bretagna, nodo che potrebbe avere dei risvolti particolarmente significativi in termini economici per ambo le parti.

Tusk, poi, ha continuato affermando che il piano di accordi commerciali post-Brexit proposto dall'attuale premier, Theresa May, «non funzionerà», anche in ragione dei primi colloqui che si sono tenuti con il primo ministro britannico. Tali affermazioni vengono dettate in ragione di un concreto e ragionevole rischio per un corretto funzionamento del mercato unico, uno dei pilastri fondamentali della Politica dell'Unione.

Dal canto suo, May difende il proprio piano dopo l'uscita dall'Unione europea, anche se gli altri leader europei sembrano di un'idea completamente opposta sul successo degli accordi, in quanto ritenuti inaccettabili; chiedono altresì una trattativa approfondita al fine di sciogliere quelle questioni che rimangono irrisolte.

L'occasione del prossimo summit straordinario (17-18 novembre, le cui date sono state annunciate dallo stesso Tusk) del Consiglio europeo sarà un'occasione ancora più importante per risolvere i contrasti.

Conte: 'Risorse per l'Africa'

L'altro punto delicato è stato quello della Crisi Migratoria. Il premier italiano Giuseppe Conte ha espresso una forte perplessità sull'utilità di un aumento degli investimenti per Frontex, come auspicato dal cancelliere tedesco Angela Merkel. Ha, invece, consigliato di destinare maggiori fondi ai Paesi africani, proprio quei Paesi dai quali sempre più migranti tentano di giungere sulle coste europee, sperando in una vita migliore.