Il controllo dei flussi migratori è divenuto senz'altro un'emergenza cui far fronte con i migliori mezzi a disposizione. Juncker, presidente della Commissione europea, ha annunciato che mercoledì ha intenzione di approvare un progetto di legge per creare, per la prima volta, una vera e propria polizia di frontiera europea, facendo sì che i flussi migratori divengano di competenza comunitaria. Il quotidiano spagnolo El País prosegue descrivendo il progetto, il quale prevede la creazione di una Guardia europea delle coste e dei confini e prevedendo una concreta possibilità di intervento in Paesi terzi e con poteri di partecipazione a operazioni di rimpatrio dei migranti clandestini.
Presto l'approvazione della polizia di frontiera europea per combattere l'immigrazione
La Commissione, specialmente dopo l'ultima Crisi Migratoria (in particolare a seguito del rifiuto italiano allo sbarco di persone salvate in mare), è ben conscia che la gestione dei flussi migratori non debba più essere gestita a livello nazionale, ma debba essere una competenza europea, dato che il fenomeno interessa tutta Europa (e non solo): si tratterebbe, quindi, di una vera e propria gestione centralizzata. Juncker, ad ogni modo, dovrebbe annunciare una tale misura il prossimo 12 settembre a Strasburgo, quando terrà il discorso sullo Stato dell'Unione europea.
Cosa comporterebbe una simile proposta?
Se dovesse essere approvata, una simile proposta di legge sarebbe una ventata di freschezza per i Paesi che hanno dovuto fronteggiare maggiormente negli scorsi anni lo sbarco di migliaia di migranti, tra cui l'Italia, che vedrebbe così riconosciuto l'aiuto chiesto più volte in sede europea.
Si avrebbe una maggior difesa dei confini europei dato che, da un lato, l'Unione europea garantisce una libertà di circolazione per merci, persone, servizi e capitali (e di soggiorno) e, dall'altro, dovrebbe essere tenuta alla salvaguardia dei confini esterni.
Si vedrebbe una riduzione dei contrasti interni ai Paesi membri dell'Unione, spesso in disaccordo in tema di immigrazione o, in generale, su come fronteggiare il fenomeno stesso.
In questo modo si responsabilizzerebbe maggiormente l'Unione europea, in quanto si avrebbe una Politica migratoria condivisa, ciò che era auspicato da molti Paesi membri.
Il ministro dell'Interno Salvini attualmente non si è ancora pronunciato in merito: potrebbe esprimersi solo dopo una possibile approvazione della proposta di legge.