L'odissea dell'Aquarius 2 continua: la nave della Ong Sos Méditerranée, infatti, è in viaggio verso Marsiglia, dove la stessa associazione chiede in via eccezionale alle autorità francesi lo sbarco di 58 migranti per il tramite del direttore delle operazioni dell'organizzazione, Frédéric Penard, nell'occasione di una conferenza stampa a Parigi. È lo stesso direttore che ha sottolineato che Marsiglia è l'unico porto utile dal quale poi sia possibile ripartire. E la Ong rivolge un appello a tutti i Paesi europei, richiamando lo stato di diritto su cui si basano ed i loro principi fondanti, chiedendo una bandiera per continuare a compiere le loro operazioni di salvataggio in mare.
La nave incriminata era stata bloccata dal governo di Panama lo scorso sabato, revocando dal proprio registro navale l'indicazione e la denominazione della suddetta nave, facendo sì che essa non potesse più operare nell'area del Mediterraneo centrale. Aquarius era l'unica nave ad operare nel tratto di mare tra Italia e Libia, dopo la decisione dello scorso mese della Ong Proactiva Open Arms di svolgere la propria attività nel tratto marittimo compreso tra Spagna e Marocco (Mediterraneo occidentale).
Parigi: 'Serve una soluzione europea'
La richiesta della Ong, tuttavia, è rimasta completamente inascoltata, dato che il governo francese ha risposto in modo impreciso, evasivo, chiedendo all'Europa di adottare una soluzione di comune accordo, in applicazione del principio di sbarco nel porto più vicino.
Dopo la richiesta della Sos Méditerranée, il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux ha scritto che occorre una maggior cooperazione con i partner europei per fronteggiare con maggior efficienza una simile Crisi Migratoria.
Risposte contrarie arrivano anche dall'ala più estremista, rappresentata da Marine Le Pen, che in un tweet subito successivo alla richiesta della Ong ha affermato che "l'Aquarius non deve attraccare a Marsiglia".
Le Maire: no ad approdo Aquarius
Anche il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire, ha risposto alla domanda se il governo francese fosse pronto ad accogliere i migranti provenienti dall'Aquarius 2. "Per ora la Francia no", ha affermato, sottolineando che ci sono delle regole europee da rispettare e Marsiglia non rappresenta il porto sicuro più vicino. Per avere una Politica migratoria coerente ed efficiente, ha continuato, è necessario rispettare tassativamente le regole europee, poste proprio a supervisione di simili crisi migratorie.