Matteo Salvini è intervenuto al programma di Rete quattro “W l’Italia” dopo il caso della giovane ragazza romana, stordita e stuprata all'inizio di questa settimana, nel quartiere San Lorenzo di Roma.

Questione sicurezza

Il Ministro esprime profonda rabbia nei confronti di chi ha commesso lo stupro: “I vermi che si son resi colpevoli di questa bestialità, paghino fino all'ultimo”. Poi, più in generale, cerca di dettare alcune linee guida per evitare episodi simili. L'intervistatore chiede anche che bisognerà trovare delle risposte per garantire sicurezza e Salvini risponde che purtroppo casi di poca sicurezza valgono per tutta Italia, da nord a sud, in tantissime realtà, lamentando anche pochi sforzi dei suoi predecessori.

Pene più severe per chi sbaglia. Da Ministro ho trovato pochi accordi di espulsione, quattro, di cui veramente solo due veramente funzionanti"

Un pensiero alla madre

Un Matteo Salvini visibilmente turbato dalla notizia dello stupro e visibilmente scosso dalla tragica morte di Desireè: “Da padre non riesco lentamente a immaginare; se un giorno la madre vorrà venire a fare due parole, la porta è aperta”. il Ministro esprime poi la sua personale ricetta in casi come questo: “Fosse per me castrazione chimica, un po’ di carcere in Italia ma io penso che le carceri in Nigeria, in Senagal, in Congo e in altre paesi siano più dure”

Stupro doppio

“Mi fa arrabbiare il doppio perché sono persone che avevano chiesto aiuto all'Italia.

Lo stupro vale l’omicidio, ma lo stupro di chi ha chiesto aiuto, è doppio stupro”

L'opinione di Matteo Salvini sugli stupri è singolare, ma non isolata. Molte persone pensano infatti che lo stupro commesso da persone, non italiane, e quindi ospiti della nazione, sia molto più grave in quanto le stesse avevano ricevuto accoglienza successivamente tradita.

Salvini a San Lorenzo

Il servizio continua con la visita di Salvini a San Lorenzo. Le opinioni della gente sono contrastanti: Alcuni cittadini accolgono il Ministro con entusiasmo, mentre altri lo contestato. Il Ministro commenta la situazione del quartiere:“Ci sono quasi cento palazzi a Roma in queste condizioni, io mi son fatto dare in prefettura l’elenco dei quasi cento immobili occupati, alcuni dei quali pericolanti, e vedremo di procedere, di riprendere la legalità via per via, quartiere per quartiere. Non solo a Roma, sicuramente a Roma ci sono anni di dormite”