Nuova discussione interna per il governo giallo-verde. Questione del contendere, questa volta, la Tap. In campagna elettorale, Di Maio aveva parlato chiaro, dichiarando di essere contrario alla realizzazione della Tap. Posizione decisamente molto diversa da quella che lo stesso Di Maio ha assunto nei giorni scorsi.
Il Ministro Di Maio, infatti, si è dichiarato favorevole alla realizzazione dell’opera. La reazione di buona parte della base del Movimento 5 Stelle non si è fatta attendere e in Puglia molti attivisti hanno addirittura stracciato la propria tessera elettorale, considerando il dietro-front del Ministro pentastellato un vero e proprio tradimento.
Di Maio, dal canto suo, ha fatto presente di essere stato costretto a schierarsi con il premier Giuseppe Conte a causa di presunte penali di circa 20 miliardi di euro che, stando a quanto da lui dichiarato, obbligherebbero il Governo a dare seguito ai lavori per la realizzazione del gasdotto.
Carlo Calenda: 'Di Maio mente, si deve dimettere'
Non è della stessa opinione, però, l’ex ministro Carlo Calenda. Secondo la sua opinione, Luigi Di Maio sta mentendo come per l’Ilva.
Calenda ha inoltre dichiarato che non esiste alcun genere di penale, non essendo stato sottoscritto un contratto. L’unica variabile di cui tenere conto è un eventuale risarcimento danni che potrebbe essere richiesto dall’impresa in considerazione degli investimenti già effettuati.
Nella sua dichiarazione, l'ex ministro Calenda ha fatto un ulteriore passo in avanti dicendo che Di Maio non sta facendo altro che prendere in giro gli elettori a cui ha fatto una promessa che sapeva non poter mantenere e che, alla luce di ciò e di quanto accaduto nel recente passato con Ilva, dovrebbe dimettersi.
Matteo Salvini: 'Bene la Tap se consentirà agli italiani di risparmiare'
Matteo Salvini, dal canto suo, ha reso noto che se le famiglie avranno la possibilità grazie alla Tap di spendere meno per l’energia, andare avanti nella realizzazione di quest’opera non può che essere positivo. Nel frattempo, a Melendugno i no-Tap sono scesi in piazza per manifestare la loro contrarietà nei confronti della scelta del Governo.
A questo punto, non resta che attendere i prossimi sviluppi, capire quali saranno le conseguenze politiche all’interno del Movimento 5 Stelle e come il Governo giallo-verde riuscirà a mettere d'accordo tutte le parti in causa.