Quando arrivano sulle coste italiane “i migranti sono sani”. La vicenda della imbarcazione Ong Aquarius - sotto inchiesta a Catania con l’accusa di traffico e smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, perché infettati da malattie come Hiv, Tbc e meningite - ha riportato alla memoria le dichiarazioni rilasciate da Laura Boldrini nel 2014, quando ricopriva la carica di presidente della Camera. Secondo la attuale parlamentare della defunta LeU, contrariamente a quanto dichiarava a quel tempo Beppe Grillo, non ci sarebbe stato alcun rischio sanitario legato allo sbarco di migliaia di immigrati clandestini sulle nostre coste.

Convinzione drammaticamente smentita dai fatti.

Le dichiarazioni di Beppe Grillo: ‘Tubercolosi no grazie’

Era il settembre del 2014 quando Beppe Grillo, allora ancora leader indiscusso del M5S, dal suo blog decise di rilanciare la denuncia fatta dal sindacato di polizia Consap, secondo cui una quarantina di agenti sarebbero stati contagiati da malattie infettive come la tubercolosi mentre prestavano servizio di accoglienza nei confronti dei migranti clandestini che sbarcavano nei porti italiani. “Tornano le malattie infettive, tubercolosi no grazie”, aveva lanciato l’allarme il guru pentastellato. Una vicenda, denunciava Grillo, “caduta nel nulla” perché si voleva evitare a tutti i costi il “tabù del razzismo”.

Tutta colpa della “sinistra radical chic”, concludeva poi il comico genovese.

La risposta della Boldrini: ‘Non condivido questa preoccupazione’

A queste parole aveva deciso di replicare immediatamente Laura Boldrini. “Io mi sono occupata per tanti anni, più di 15 anni, di migrazioni. Di migrazioni economiche, di migrazioni forzate, specialmente di quelle forzate, cioè della fuga dei rifugiati e dei richiedenti asilo - dichiarò l’allora terza carica dello Stato - Noi stiamo assistendo a una fuga di richiedenti asilo dai luoghi più difficili oggi del pianeta.

Parliamo della Siria, parliamo appunto di una guerra che va avanti da più di tre anni, che ha causato lo sfollamento forzato di circa 10 milioni di persone. Parliamo di Gaza, parliamo della Libia, parliamo di tante crisi che vanno avanti da tempo”, Insomma, secondo la Boldrini, che vantava almeno a parole una lunga esperienza sul campo, “queste persone intanto sono vittime.

Vittime dell’estremismo, sono vittime della violenza, e non dobbiamo mai confondere le vittime con i carnefici. Numero due, nella mia esperienza io ho trovato che i migranti, quando arrivano sono sfiniti, sono stanchi, hanno problemi di disidratazione sicuramente per il viaggio, ma sono sani. Quindi non mi sento in alcun modo di condividere questa preoccupazione che invece crea allarme sociale e di questo sicuramente non abbiamo bisogno”.