Non è la prima volta che Matteo Salvini subisce un attacco da parte di qualcuno che non appartiene al mondo politico. E' Fiorella Mannoia a scrivere il proprio nome nell'albo dei cantanti che non hanno avuto problemi nel manifestare il loro dissenso nei confronti di un esponente del Governo che raccoglie tanti consensi tra gli elettori, ma che risulta particolarmente inviso per le sue politiche a chi non lo sostiene.

L'oggetto del contendere sono sempre le espressioni forti, che parlano alla pancia della gente e la gestione dei flussi migratori. Nel corso di un incontro alla Feltrinelli di Roma la celebre cantante ha usato particolarmente sprezzanti nei confronti del modo di agire del leader del Viminale.

È Salvini stesso a postare l'intervista

Nei giorni scorsi Fiorella Mannaoia aveva trovato spazio tra le pagine politiche per aver ammesso di essere un'elettrice pentita del Movimento Cinque Stelle. Adesso torna in quegli spazi grazie a dichiarazioni che non suggeriscono grande stima da parte sua nei confronti di Matteo Salvini.

Infatti, nel corso di un incontro alla Feltrinelli di via Appia, ha avuto modo di criticare in maniera netta il modo di esprimersi del leader della Lega. Lo contesta perché invece di evidenziare, sui migranti, l'impossibilità ad accogliere tutti, preferisce utilizzare espressioni come "la pacchia è finita". Il tutto sarebbe frutto di istituzioni, quindi Salvini, che avrebbero perso pudore. La Mannoia lo definisce un "vomito continuo". La cantante si chiede a chi andrebbe detto grazie e poi prova a rispondersi: "A chi ha sdoganato un linguaggio che va bene per un avventore di un bar. Non per un Ministro dell'Interno". L'intervista, tra l'altro, è stata postata dallo stesso Salvini sui suoi profili social.

L'accoglienza al centro della polemica

Come tanti altri contestatori della politica di Salvini, Fiorella Mannoia ha evidenziato il fatto che, attraverso la questione immigrati, si soffia sul fuoco della paura. "La cosa più sconvolgente - ha detto- è che lo fanno per motivi elettorali". E poi si pone una domanda: "Non sarebbe più semplice predisporre l'accoglienza?". Non si è fatta attendere la risposta di Salvini che nel posto ha utilizzato la proverbiale risposta riservata ai cantasti che lo contestano "Canta che ti passa", aggiungendo che si augura che possa cantare "Il cielo d'Irlanda", uno dei maggiori successi che evidentemente riscontra il gradimento del Ministro.

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