ignazio marino ha un bel po’ di sassolini da togliersi dalle scarpe dopo l’assoluzione ottenuta in Corte di Cassazione per il cosiddetto caso degli scontrini che, nel 2015, gli era costato la poltrona di sindaco di Roma. Il chirurgo nato a Genova, poi misteriosamente finito a fare politica nella Capitale per conto del Partito Democratico, è letteralmente scatenato e lo dimostra rilasciando una tripla intervista, quasi in contemporanea, a tre dei principali quotidiani italiani: Repubblica, La Stampa e Il Messaggero.
L’uomo della famigerata Panda rossa ne ha per tutti, a cominciare dal M5S del suo successore in Campidoglio Virginia Raggi. Ma il giudizio più duro viene riservato, senza alcuna cortesia partitica o istituzionale, proprio nei confronti dei vertici del Pd all’epoca dei fatti. L’allora segretario Matteo Renzi e l’ormai ex presidente del partito, Matteo Orfini, vengono in pratica additati come la causa della rovina della sinistra italiana.
L’intervista di Marino a Il Messaggero: ‘Renzi ha consegnato l’Italia alla destra’
Come appena accennato, è un Ignazio Marino a briglie sciolte quello che si presenta di fronte ai taccuini dei più importanti mass media italiani.
Intervistato da Simone Canettieri per Il Messaggero, ‘Sottomarino’ (così lo schernivano i suoi avversari ndr) mette subito in chiaro che la sentenza di assoluzione appena pronunciata “non risolve il problema politico”. Il suo pensiero corre subito verso quelli che erano i suoi ‘capi’ nel Pd nel 2015. L’intervistatore gli fa notare che sia Matteo Renzi che Matteo Orfini stanno motivando in queste ore la sua defenestrazione dal Campidoglio per motivi politici e amministrativi, non certo per l’inchiesta sugli scontrini. Giustificazione che Marino respinge al mittente, accusando addirittura l’ex segretario di aver “distrutto il Pd, lacerato il centrosinistra e consegnato il Paese alla destra sovranista e populista”.
Orfini, invece, “ha perso miseramente le elezioni a Roma”. Accuse pesantissime completate con un cappello finale sarcastico ai massimi livelli. “Sarebbe come sparare sulla Croce Rossa”, conclude infatti Marino senza dimenticarsi dei passati silenzi dell’attuale segretario Dem: “Nicola Zingaretti ha fatto Nicola Zingaretti, lui non sostiene, non attacca. Sta in equilibrio”.
Il chirurgo genovese scatenato anche su La Stampa e Repubblica
L’attacco contro i due Matteo del Pd, Renzi e Orfini, prosegue anche su La Stampa dove Ignazio Marino, stavolta sollecitato da Fabio Martini, ribadisce che il partito è stato “rovinato da Matteo Renzi che ha fatto vincere i 5Stelle”. A detta di Marino poi, l’ex numero uno del Nazareno sarebbe stato “mal consigliato su Roma” perché “non sapeva e non sa nulla sulla Capitale ma ha preferito ascoltare Orfini”.
La stessa minestra il ‘Marziano’ la ripropone su Repubblica, dove ribadisce a Salvatore Giuffrida di non voler accettare critiche “da chi ha portato il partito alla rovina” siglando il patto del Nazareno.