Qualsiasi tornata elettorale rappresenta l'occasione per ogni forza Politica di dare una propria chiave di lettura ai risultati. L'esempio lampante arriva dalle ultime europee, dove, con l'eccezione della Lega, che si gode il trionfo, quasi tutti provano a trovare una spiegazione in quello che è accaduto. Luigi Di Maio, ad esempio, ha ammesso la negatività della prestazione grillina, sottolineando però come buona parte del proprio elettorato abbia scelto di disertare le urne.

Il Partito Democratico, invece, più che alla distanza dalla Lega, preferisce guardare al fatto che ha incrementato i propri consensi e che ha scalvato i grillini. Per i 'dem' è stato un po' come guardare il bicchiere mezzo pieno, dopo anni in cui la flessione sembrava inesorabile. Ed è per questo che Nicola Zingaretti ha accolto con soddisfazioni le percentuali raggiunte. Particolarmente interessante, però, è stata l'analisi data al momento del Partito Democratico dallo scrittore Mauro Corona, ospite di Bianca Berlinguer nella trasmissione Rai ''Carta Bianca''.

Mauro Corona non capisce l'entusiasmo del Partito Democratico

Andare sopra il 20% e superare il Movimento Cinque Stelle ha dato motivo di contentezza al Pd. Anche troppa secondo Mauro Corona che è stato molto pungente: “Non vedo tutto quell'entusiasmo e quelle feste da partite di calcio o da derby. Non vedo quel grande risultato".

A ben guardare i dati concreti e le percentuali, Corona è piuttosto realista nel suo modo di vedere le cose: "C'è stata una piccola favilla di rinascita".

A non convincerlo ci sarebbe anche la mancanza di prospettive relative ad un possibile esecutivo. "Ammettiamo - incalza- che vadano avanti. Con chi fanno un governo questi qui? Con chi si alleano?"

Da Corona stoccate a Zingaretti

Corona è stato piuttosto critico soprattutto con le dichiarazioni rilasciate dall'attuale numero uno del Partito Democratico, accusato di toni troppo entusiastici e orgogliosi. Nelle sue idee si sarebbe dovuto mantenere un profilo basso e di umiltà, sottolineando semplicemente che, per i dem, è semplicemente andata "benino".

"C'è modo e modo - tuona lo scrittore - di esprimere la contentezza". Corona, tra l'altro, non è affatto convinto dai propositi generici manifestati dal Pd, come ad esempio la creazione del "lavoro" Un termine generico e che nelle dichiarazioni dovrebbe essere sostituito da "proposte dettagliate e precise".

Proprio a Zingaretti è dedicato un pensiero specifico: "Vorrei amare e volergli bene. Ho sentito dire il nostro nemico Salvini. Ho buona memoria. L'atteggiamento deve essere di umiltà. Mi è piaciuto molto Chiamparino. Ha detto che se ne va dopo che ha perso, io lo voterei di nuovo".