Le elezioni europee, seppur da poco, sono già alle spalle. C'era ansia di sapere quale sarebbe stato il responso, giusto per capire quale sarebbe stata la direzione che l'Europa avrebbe intrapreso in base alla composizione del nuovo Parlamento Europeo. In Italia la parte del leone la fa la Lega che va Bruxelles con il maggior numero di delegati del popolo italiano.

L'avvio della nuova legislatura continentale porterà alla nomina di una nuova Commissione europea che andrà a sostituire quella attuale che, in chiusura di mandato, sta per inviare al governo italiano una lettera di richiamo sui conti che, però, non sembra spaventare Matteo Salvini.

Le sue parole suonano già come una sfida a chi è destinato a lasciare il proprio ruolo e strizzano l'occhio alla ventata di novità che arriverà con le nuove nomine.

I conti dell'Italia sotto osservazione

In chiusura dello scorso anno in molti ricorderanno il braccio di ferro tra il governo italiano e l'Europa. Lega e Movimento Cinque Stelle erano pronte ad andare allo scontro con Bruxelles, qualora non fosse stata concessa la possibilità di incrementare il debito per poter sovvenzionare Quota 100 ed il reddito di cittadinanza. Alla fine le parti si vennero incontro, ma adesso la partita potrebbe tornare ad aprirsi.

C'è, infatti, pronta a partire da Bruxelles una lettera in cui si chiederà conto al governo italiano del perché non è stato tagliato il debito lo scorso anno.

Si tratterà di una chiamata in causa a cui l'Italia dovrà rispondere adducendo le proprie motivazioni e giustificazioni. A quel punto la palla tornerà a Bruxelles, che dovrà deliberare se la spiegazione è plausibile, aprendo in caso contrario una procedura.

La Commissione è in scadenza

Occorre mettere in evidenza come la Commissione europea attuale sia fine mandato e, pertanto, difficilmente si prenderebbe l'onere di avviare una procedura senza poterla completare. Ragion per cui è difficile capire cosa potrebbe succedere, considerato anche che il cambio dei membri potrebbe anche determinare un diverso punto di vista sulle cose.

Nel frattempo Matteo Salvini, conscio che la lettera arriverà, ha già manifestato il proprio pensiero, mantenendo la consueta linea dura nei confronti dell'Europa che pratica l'austerity.

"Aspettiamo - ha detto il Ministro dell'Interno - questa lettera, se sarà fatta alla vecchia maniera e dice tagliate, tagliate e tagliate, diremo no".

Nelle parole di Salvini, oltre che la proverbiale convinzione di difendere i diritti dell'Italia, c'è anche la consapevolezza che a livello strategico presto le cose potrebbero cambiare nell'Unione Europea grazie ad una nuova Commissione.