Il leader della Lega, nonché vice premier e ministro dell'interno Matteo Salvini, durante un'intervista rilasciata per la trasmissione televisiva "Cartabianca", è tornato a parlare di invalidità civile e diseguaglianze sociali.

Nuove promesse

Gli invaldi civili italiani credevano che ormai la Politica avesse del tutto dimenticato la promessa fatta durante la campagna elettorale delle scorse elezioni, e che ha certamente aveva avuto un peso non indifferente per ciò che concerne il welfare italiano e lo stato d'animo degli elettori appartenenti alla categoria.

Nel dettaglio si fa riferimento al tanto sbandierato aumento delle Pensioni di invalidità civile, che ricordiamo essere ancora bloccate alla modica somma di circa 280,00€ al mese per 13 mensilità. Meno di 10,00 € al giorno che, secondo il governo italiano, dovrebbero poter garantire una vita dignitosa a persone già gravate dal peso di numerose patologie invalidanti, e quindi impossibilitate a svolgere una normale attività lavorativa.

Il tema, nuovamente attuale, è tra i più caldi della politica italiana, tanto che in passato avevano azzardato promesse in merito anche il ministro Luigi Di Maio ed il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, promesse poi tramutatesi in un nulla di fatto ed in un silenzio istituzionale che parrebbe celare tutto l'interesse a far decadere l'attenzione su talune tematiche, soprattutto in un momento in cui l'Italia rischia una procedura di inflazione per via del suo debito pubblico.

La promessa di Salvini

Non è questo il governo del cambiamento? Questa è la domanda che gli invalidi civili italiani si pongono da mesi, e lo fanno pubblicamente tramite articoli giornalistici, interventi su blog di settore e tramite pagine social trattanti la specifica tematica. Forse lo è, più volte Matteo Salvini ha richiamato all'attenzione il problema legato alle pensioni di invalidità, troppo basse per poter essere considerate sufficienti a garantire la dignità umana dell'invalido civile e certamente non consone all'attenzione che ci si aspetterebbe da uno stato civile come l'Italia.

La nuova dichiarazione del leader della Lega riaccende quindi la speranza in milioni di "ultimi", che sperano in una chiara e netta presa di posizione, aiutati dalle associazioni di categoria che negli ultimi mesi hanno portato avanti numerose battaglie a sostegno della causa.

Per alcuni l'unico intoppo sarebbe da identificare nei tanti falsi invalidi che, soprattutto al sud Italia, gravano negativamente sulle casse dello stato e danneggiano, indirettamente, i veri bisognosi di assistenza.

L'INPS ha quindi da tempo attivato operazioni di controllo atte a smascherare le frodi, che andranno avanti fino al 31 dicembre 2019 e che hanno già portato alla luce diversi casi di falsi invalidi in tutto il territorio nazionale. Gli invalidi civili italiani ora sperano nuovamente, e si augurano che queste nuove promesse non finiscano, nuovamente, per passare in secondo piano, dando l'impressione di uno stato che suddivide i suoi cittadini in persone di serie A e persone di serie B.

L'augurio di tutti i diversamente abili è quello che si attui un chiarimento pubblico del governo sulla delicata e difficile questione, e che la Lega possa trovare anche l'appoggio dell'altro alleato di governo, il Movimento 5 stelle, che più di altri aveva promesso il tanto sbandierato aumento e che più di altri ha deluso su tal fronte.