Il Movimento 5 Stelle sta avanzando la proposta di legge di abolire il canone Rai, così da andare incontro alle famiglie, già vessate dall'alta tassazione. La Lega, seppur in parte d'accordo, avanza comunque alcuni dubbi su questa idea. Il Partito Democratico e l'Usigrai (sindacato giornalisti Rai) sono invece estremamente contrari a una simile idea.
Abolire il canone Rai
Gianluigi Paragone e Maria Laura Paxia, rispettivamente in Camera e Senato, stanno avanzando la proposta di legge del M5S di arrivare a una completa abolizione del canone Rai. A questo, inoltre, vorrebbero aggiungere anche l'eliminazione del tetto pubblicitario, avviando in tal modo un'autentica concorrenza.
Paragone ha quindi spiegato che una simile idea è studiata soprattutto per venire incontro alle famiglie, già profondamente colpite dalla pressione fiscale. Per ottenere questo risultato si dovrebbe fare in modo, aggiunge, che la Rai possa competere con Publitalia e le altre concessionarie. L'idea, da sempre sostenuta teoricamente anche dalla Lega, ora che inizia a essere valutata seriamente sembra però aver creato più di un dubbio nell'alleato di governo del M5S.
Lega dubbiosa e Pd fortemente contrario
Massimiliano Capitanio, il segretario della commissione di Vigilanza Rai e membro della Lega, spiega che sì, questa idea è sempre stata anche nelle corde del Carroccio e che perciò c'è la disponibilità a lavorarci sopra.
Al tempo stesso, però, afferma che non verrà assecondata alcuna operazione avente l'obbiettivo di scardinare il servizio pubblico. Ricorda quindi che una parte del canone è anche utilizzata per il sostegno al fondo per il pluralismo dell'informazione. Una posizione, quella leghista, che insomma al momento sembra voler prendere tempo.
A queste repliche Paragone spiega che il disegno di legge parla solo di un'abolizione del canone, ma si dice disposto anche a discutere per un'eventuale forte riduzione, se questo dovesse servire per finanziare quelle trasmissioni che non sarebbero interessanti per gli inserzionisti. Michele Anzaldi del Pd, segretario della commissione di Vigilanza Rai, si dice invece molto contrario a una simile ipotesi, e afferma che questa sarebbe soltanto un'idea avanzata per non parlare dei veri problemi del paese.
Anche il sindacato dei giornalisti Rai, l'Usigrai, contesta il disegno di legge. Ricorda quindi che al momento la Rai con solo 1,7 miliardi di soldi pubblici raggiunge uno share del 36,5%, mentre la Bbc, con 4,4 miliardi ottiene il 31,5%. Con meno della metà del denaro, insomma, la Rai ha risultati in termini di share molto più elevati.