Piero Angela, il più famoso divulgatore scientifico in Italia, ha ricordato con viva emozione il 20 luglio 1969, giorno in cui l'uomo mise piede per la prima volta sulla Luna. Inoltre nel corso di un'intervista all'Agi ha colto l'occasione per affermare che i "negazionisti" in merito alle loro teorie sullo sbarco lunare dicono soltanto delle "sciocchezze", sfruttando l'ingenuità delle persone solo per trarne profitto.
Infine si è soffermato sul grande obiettivo del prossimo approdo su Marte, nonostante sia consapevole che difficilmente potrà vedere con i suoi occhi quest'altro giorno memorabile per la Scienza e la storia dell'umanità.
'Che sciocchezza continuare a negare il primo sbarco dell'uomo sulla Luna'
Prima di divenire divulgatore scientifico, Piero Angela ha seguito come giornalista gran parte delle missioni Apollo, soprattutto quella che ha portato per la prima volta l'uomo sulla Luna. Per questo, in occasione dei 50 anni dal grande evento, è stato intervistato dall'Agi e ha ricordato con emozione il 20 luglio del 1969.
Il conduttore torinese ha anche colto l'occasione per parlare del cosiddetto "negazionismo" che, soprattutto sul web, ha diffuso la teoria secondo cui la Nasa non sarebbe mai sbarcata realmente sul satellite naturale della Terra, organizzando invece una colossale messinscena. Su quest'argomento Angela ha replicato con fermezza e tranquillità, dicendo che è una sciocchezza negare che l'uomo sia giunto sulla Luna.
Infatti, secondo lui, chi lo fa sfrutta l'ingenuità di alcune persone per ottenere dei profitti come si fa quando si scrive un libro o si realizza un documentario.
I ricordi di quel giorno
Angela ha raccontato che quella fatidica giornata fu molto emozionante, perché per la prima volta nella storia l'uomo riusciva a poggiare i propri piedi sul suolo lunare.
L'approdo sulla Luna, del resto, è sempre stato un grande sogno dell'umanità, e di conseguenza assistervi di persona è stato suggestivo e spettacolare.
Ha spiegato che in un primo momento sembrava qualcosa di irrealizzabile: ad ogni missione c'era un grosso carico di emozione perché si era ben consapevoli degli enormi rischi che correvano gli astronauti e, dunque, constatare che poi si era realmente riusciti nell'impresa fu qualcosa d'incredibile.
Anche per queste ragioni - ha aggiunto - le teorie negazioniste che sostengono la falsità di tutto ciò provocano una certa rabbia. Tuttavia Piero Angela non se ne stupisce più di tanto, essendoci ancora delle persone che sostengono addirittura che la Terra sia piatta.
Il divulgatore scientifico ha concluso il suo intervento guardando a Marte. Questo, infatti, è il prossimo grande passo che verrà fatto dall'uomo nello spazio. Con una buona dose di realismo, il giornalista ha riconosciuto che difficilmente lui potrà assistervi, data la sua età. Ovviamente anche questa sarà una missione estremamente complicata e rischiosa, ma nel momento in cui verrà portata a termine, Armstrong e Aldrin continueranno ad essere celebrati perché sono stati i pionieri della conquista dello spazio. Con un sorriso, Piero Angela ha concluso: "Come si dice? La prima volta non si dimentica mai".