Con un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook Matteo Renzi entra a modo suo nella polemica riguardo l'inchiesta di Bibbiano, il comune della Val d'Enza al centro della bufera per presunti affidi di minori sottratti alle proprie famiglie, secondo la Procura di Reggio Emilia, a seguito di abusi sospettati di essere stati costruiti a tavolino. Da giorni sulla vicenda si è sollevato un vero e proprio polverone mediatico: molti, inclusi Matteo Salvini e Luigi Di Maio accusano i mass media di occultare il più possibile le notizie inerenti alle indagini, accusandoli di coprire il Partito Democratico, a seguito del coinvolgimento di tre pubblici amministratori eletti tra le sue fila.
A controbattere a queste accuse anche Matteo Renzi, che in un lungo post sulla sua pagina ufficiale non ha usato mezzi termini.
Renzi: 'Lega e 5S ci attaccano per sviare l'attenzione degli italiani sui problemi del loro governo'
Reduce da un viaggio negli Stati Uniti, l'ex Presidente del Consiglio dopo aver condannato senza scusa alcuna chi compie atti di violenza contro i bambini ed auspicato che i responsabili, se condannati, paghino le loro colpe, si scaglia contro i leader dei due partiti che compongono l'attuale maggioranza di governo.
L'accusa è diretta sia a Matteo Salvini che a Luigi Di Maio: entrambi, a suo dire, attaccano il Partito Democratico attribuendogli responsabilità che non ha per sviare l'attenzione degli italiani dagli innumerevoli problemi che attanagliano il governo guidato da Giuseppe Conte.
'Chi strumentalizza politicamente la violenza sui bambini fa schifo'
Senza mezzi termini, come sua consuetudine, Matteo Renzi con un linguaggio estremamente duro, rivolgendosi ai suoi avversari pur non citandoli scrive letteralmente che "fanno schifo" coloro che strumentalizzano politicamente episodi riguardanti violenza ai danni dei bambini. Secondo l'ex segretario del Partito Democratico è vergognoso "utilizzare l'orrore" al fine di attaccare i propri avversari politici, soprattutto a riguardo della vicenda di Bibbiano nella quale ritiene che il suo partito non abbia responsabilità alcune. Quindi rilancia con la polemica.
Ritiene che questa campagna d'odio sia una caratteristica tipica della propaganda populista, che si alimenta attraverso le notizie false, ricordando quali esempi altri casi dove, secondo lui, il suo partito ne è stato vittima: il caso Consip, lo scandalo delle banche e le polemiche sui voli di Stato.
Il finale del suo post è poi dedicato al vice Presidente del Consiglio Luigi Di Maio, attaccato duramente e definito "un omuncolo meschino" per aver strumentalizzato le vicende di Bibbiano, a suo dire, al fine di recuperare i voti persi negli ultimi mesi dal Movimento Cinquestelle.