Hugh Grant ha pubblicato un violento tweet contro il premier inglese Boris Johnson per la sua decisione di chiedere alla regina Elisabetta la sospensione dei lavori del parlamento.

Hugh Grant disgustato da Johnson

L'attore, storico interprete di "Notting Hill" e "Il diario di Bridget Jones" non ha risparmiato niente a Johnson definendolo "un giocattolo di gomma di quelli che si mettono nella vasca da bagno" e scrivendo "La Gran Bretagna è disgustata da lei e dalla sua banda di piccoli prefetti masturbatori".

Una decisione estrema in nome della Brexit

La richiesta di fermare il parlamento di Westminster dal 9 settembre fino al 14 ottobre è legata alla volontà di Johnson di portare la Gran Bretagna fuori dall'Europa ad ogni costo entro ottobre.

Johnson vuole in questo modo avere le mani libere nella trattativa finale con l'Europa ed evitare di trovarsi nella situazione di Theresa May che ha poi portato alle sue dimissioni.

La richiesta di sospensione, pur se accettata dalla Regina Elisabetta, sta sconvolgendo l'intero assetto politico del Regno Unito e non è certo solo Hugh Grant a protestare. In poche ore la petizione online contro la decisione di Johnson ha superato il milione di firme, e sul piano politico lo stesso partito conservatore si è diviso. Il capogruppo dei Tory alla camera dei lord George Young si è dimesso, e anche Ruth Davidson, leader da otto anni del partito conservatore scozzese, si è dimessa.

Ricorsi legali contro Johnson

Sono stati poi depositati due diversi ricorsi legali per impedire a Johnson di arrivare alla sospensione del parlamento inglese. L'attivista Gina Miller, ha presentato una richiesta Urgente all'alta corte. Miller, già prima dell'annuncio di sospensione aveva chiesto chiarimenti all'ufficio legale del Governo sull'argomento e si era sentita rispondere che si trattava di una "ipotesi accademica".

Ora ha chiesto all'Alta Corte di arrivare ad un pronunciamento prima del 9 settembre, data di avvio della sospensione.

Gli avvocati del partito nazionalista scozzese compariranno presso il tribunale civile scozzese per sollecitare il blocco della sospensione del parlamento, mentre ad Edimburgo è prevista una audizione presieduta da Lord Doherty.

Il leader laburista Jeremy Corbin in una dichiarazione a Sky news ha poi annunciato che alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva fissata per martedì 3 settembre, il parlamento "legifererà per sfidare Boris Johnson su quello che io considero un raid contro la democrazia", accusando poi il premier Johnson di agire così per "evitare un serio dibattito sulla Brexit senza intesa" e che cercheranno di "fermare Johnson politicamente con un processo parlamentare".