Ovindoli è un paese di poco più di mille anime. Tuttavia, nelle ultime ore si è preso la ribalta per una vicenda che nasce dalla musica e si è trasformata quasi in un caso politico. Roberto Vecchioni, chiamato a cantare nella serata del 10 agosto nell'ambito delle celebrazioni per la festa tradizionale, si è esibito nei suoi successi, ma a un certo punto ha scelto d'intonare "Bella ciao", un canto partigiano che non è stato gradito da alcuni presenti e naturalmente neanche dal Sindaco della Lega. Si è innescato, perciò, quasi un effetto domino in cui diverse voci hanno voluto farsi sentire, tra cui anche quella del Comitato Ovindoli, che ha voluto evidenziare come l'evento e i festeggiamenti non debbano essere ricondotti ad alcun tipo di credo politico.

Il Sindaco Angelosante attacca Vecchioni: 'Radical chic'

Chi non poteva vedere di buon grado il fatto che sia stata intonata "Bella ciao", divenuta quasi un'icona di sinistra dopo essere stato il canto dei partigiani, era certamente il Sindaco di Ovindoli. Si, perché Simone Angelosante è un militante della Lega e attraverso il proprio profilo Facebook non ha mancato di far sentire la propria voce sulla vicenda, sottolineando come comunque gli ovindolesi abbiano "giustamente contestato" Vecchioni per la scelta. Il primo cittadino di Ovindoli ha messo in risalto che il cantautore sia stato "lautamente pagato" dai cittadini attraverso il contributo del comitato feste: "Da buon comunista radical chic - ha dichiarato Angelosante, in riferimento a Vecchioni - ha però pensato bene di fare un comizio elettorale pro invasione di bassissimo profilo".

Riguardo a quella che sarebbe stata l'opportunità del comportamento del cantautore, il Sindaco ha paragonato la cosa alla possibilità che un medico chiamato a curare un malato faccia un comizio. L'affondo finale arriva nelle ultime frasi: "Ha dimostrato di avere professionalità zero. Vecchioni vergognati".

Il Comitato Ovindoli si dissocia della querelle politica

Chi ha scelto di estraniarsi totalmente dalla polemica politica è stato proprio il Comitato di Ovindoli che si è occupato dell'organizzazione dell'evento e del reperimento dei fondi per poter ospitare lo spettacolo. In un breve post apparso sulla pagina Facebook ufficiale il comitato ha inteso sottolineare che non "si identifica con il pensiero politico di Roberto Vecchioni, né con quello di Simone Angelosante".

Ciò su cui intendono porre il focus del loro intervento è, invece, il fatto che piazza San Rocco, luogo che ha accolto il concerto del cantautore, fosse "strapiena di persone di ogni credo politico". "A noi - ha chiosato il comitato - piace solo la buona musica".