Duro attacco politico contro il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, da parte della deputata del Carroccio Elena Maccanti, capogruppo della Lega alla Commissione Trasporti delle Camera: la parlamentare denuncia che il nuovo ministro sarà assente in commissione fino alla metà di ottobre. L'indiscrezione, confermata all'Agi, viene giudicata come una "mancanza di rispetto" verso gli organismi del Parlamento Italiano. Lo stesso ministro alcuni giorni fa non aveva preso parte all'inaugurazione del primo tratto di Tav.

Le parole di Elena Maccanti

In una nota diffusa dall'Agi si leggono le dichiarazioni di Elena Maccanti, deputata leghista e capogruppo alla Camera della Commissione Trasporti, secondo cui il nuovo ministro De Micheli sarà in Commissione, per spiegare ed esporre le sue linee programmatiche, solo a partire dalla seconda metà di ottobre.

Questo fatto, secondo la parlamentare del Carroccio, rappresenta una "gravissima mancanza di rispetto del ruolo degli organi parlamentari" che aggiunge come la fuga dal Parlamento e dal confronto le è stata probabilmente insegnata dal suo predecessore, Danilo Toninelli.

Per Maccanti ci sono molte questioni politiche, attinenti alle infrastrutture, su cui il Carroccio vuole fare chiarezza, visto che il ministro continua a fare dichiarazioni alla stampa, su questioni spinose come la Tav e la Gronda, e anche le concessioni autostradali.

Ci sono "questioni urgenti" sulle quali va fatta chiarezza, secondo Maccanti, che sottolineano anche l'ambiguità del nuovo ministro, che alcuni giorni fa ha deciso di disertare la cerimonia per l'inaugurazione della Torino-Lione in modo da evitare tensioni e polemiche interne nella maggioranza di governo. A suo avviso però "non si può scappare per sempre".

Inaugurazione primo tratto Tav

Intanto due giorni fa sono stati inaugurati i primi 9 chilometri di galleria, che faranno parte dei 155 km complessivi: si tratta della galleria sotto al Moncenisio. I lavori sono stati fatti con costanza e in temi relativamente rapidi, con una velocità di scavo compresa tra quindici e venti metri giornalieri in direzione dell'Italia: in tutto sono stati estratti quasi un milione e mezzo di metri cubi di roccia.

Alla cerimonia non era presente nessun membro dell'esecutivo. Presenti invece il francese La Praz, ministro dei trasporti, Jean-Baptiste Djebbari della Telt, multinazionale incaricata di realizzare i lavori della Tav, insieme a dirigenti dell'Ue e rappresentati delle istituzioni locali. E pensare che solamente alcuni mesi fa Luigi Di Maio sosteneva che né in Italia né in Francia erano in corso lavori di realizzazione dell'opera, dichiarazioni confermate anche da Alessandro Di Battista.