In bilico la permanenza di Matteo Renzi nel Partito Democratico. Secondo alcune delle fonti renziane, l'ex presidente del Consiglio dei Ministri sarebbe pronto a formare un nuovo partito che andrebbe a sostenere maggiormente il nuovo governo e non a distruggerlo. Ma Renzi, non ha ancora confermato le indiscrezioni che arrivano dalla cabina di regia dei democratici e annuncia che l'argomento sarà affrontato durante la Leopolda, fissata dal 18 al 20 ottobre.
Essa corrisponde al convegno politico lanciato dallo stesso Matteo Renzi che si svolge ogni anno a Firenze, presso l'ex stazione Leopolda.
Partito Democratico, Zingaretti e Franceschini contro l'intenzione di scissione di Renzi
"Non un partitino del 3% ma un soggetto che parli al Paese" affermano le voci vicine all'ex premier. Per il momento però bisogna attendere per capire bene quale sarà l'intenzione di Matteo Renzi. Nel frattempo, l'esponente politico del Partito Democratico, Nicola Zingaretti ha chiesto unità all'interno del partito e non accetta la divisione, anche se la fazione sembra essere sempre più frastagliata.
Dopo l'addio di Calenda, il prossimo potrebbe essere Matteo Renzi. Ad intervenire anche Dario Franceschini, attualmente ministro dei beni culturali e del turismo del governo Conte bis, che afferma: "Non farlo. Il Pd è la casa di tutti, è casa tua e casa nostra. Il popolo della Leopolda è parte del grande popolo del Pd". La scissione dei renziani viene fuori ogni anno, ma nelle ultime settimana l'ipotesi è aumentata dopo che il primo cittadino fiorentino, Dario Nardella e l'ex sottosegretaria Maria Elena Boschi hanno criticato la segreteria democratica per non aver messo dei "toscani" tra i sottosegretari del nuovo governo giallorosso.
Le indiscrezioni sulla scissione renziana
Stando a quanto scrive la stampa cartacea, Matteo Renzi potrebbe portare con sè una decina di senatori e una ventina di deputati.
Intanto pare che si sta già lavorando anche per il nome. Infatti potrebbe essere "Italia del Sì" o "Italia della crescita", in riferimento al referendum del 2016 che ha portato alle dimissioni del senatore. Ma Renzi, provvederà a chiedere un colloquio anche con gli esponenti della comunicazione per la scelta del nome più consono. In vista del prossimo evento della Leopolda fissato dal 18 al 20 ottobre, potrebbe essere tutto più chiaro. Inoltre, i quotidiani nazionali dichiarano come potrebbe entrare a far parte del nuovo partito anche la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, da sempre molto vicina alle ideologie politiche di Matteo Renzi e la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani.