Nei giorni scorsi Beppe Grillo aveva lanciato una proposta che, in realtà, sapeva più di provocazione. Il riferimento va alle parole con cui si interrogava sulla possibilità che potesse essere opportuno revocare il diritto di voto agli anziani. Un'idea che era mossa dal sospetto che, nelle scelte elettorali di chi è avanti con l'età, potrebbe non essere più una priorità valutare bene le conseguenze dei programmi politici o comunque preoccuparsi del futuro sociale.
Vittorio Feltri, attraverso un editoriale apparso su Libero, non ha mancato di manifestare tutto il suo dissenso rispetto alle prospettive paventate dall'ispiratore del Movimento Cinque Stelle e lo ha fatto con toni particolarmente ruvidi. Parole che nascono anche dall'opinione del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori che, per certi versi, è sembrato sulla stessa lunghezza d'onda del comico.
Il Sindaco di Bergamo quasi dalla parte di Grillo
Giorgio Gori, attraverso il suo profilo Twitter, aveva evidenziato come, a suo avviso, Beppe Grillo avesse posto quello che può essere considerato un tema serio. Una presa di posizione che ha come base del ragionamento il fatto che una popolazione, come quella italiana, con una forte prevalenza di anziani "voterà sempre di più contro gli interessi delle nuove generazioni".
Una sorta di voce fuori dal coro, rispetto alle tante levate di scudi di fronte a quanto dichiarato da Grillo. "Mi pare - ha detto - che la sua proposta sia solo una provocazione. Qualcuno ne ha di migliori?".
Feltri critica sia Grillo che Gori
Vittorio Feltri, pur mancando proferire di stima nei confronti del sindaco di Bergamo Gori, ha parole molto dure rispetto a quella che è stata una proposta provocatoria di Grillo. Senza mezzi termini la definisce "scemenza" Non a caso rispetto all'appoggio del Sindaco, definito 'comunque uomo intelligente', parla apertamente di "pipì fatta fuori dal vaso". Per entrambi pone in evidenza il fatto che la Costituzione riserva ai cittadini maggiorenni "uguali diritti e stessi doveri".
"La Consulta -evidenzia - si rifiuterebbe di approvare le deliranti proposte pentastellate e del mio amico Giorgio".
Rispetto poi alla possibilità che non possa esistere una proposta migliore di quella di Grillo, Feltri dice di averne una. "Impediamo - propone Feltri - l'accesso alle cabine elettorali ai cretini che non sono in grado di comprendere un testo". Nel difendere gli anziani sottolinea come la categoria sia la sola in cui tutti pagano le tasse e si rendono utili alla società come aiuto alle famiglie. Il giornalista, inoltre, trova assurdo che venga aperto il voto per chi ha sedici anni, considerato che, tra di loro, sarebbero in molti a "non capire un c..." oltre ad avere abitudini, secondo Feltri, poco degne come faticare a concludere gli studi superiori, atti di bullismo e drogarsi.