Quello andato in onda martedì 15 ottobre su Rai Uno, nel salotto di Porta a Porta alla presenza del ‘padrone di casa’ Bruno Vespa, è stato un scontro senza esclusione di colpi. Si tratta ovviamente del faccia faccia tra Matteo Salvini e Matteo Renzi, rispettivamente leader della Lega e di Italia Viva. I due acerrimi avversari hanno accettato, forse un po’ a sorpresa, di confrontarsi direttamente in uno studio televisivo su tutti i più scottanti temi della Politica e dell’attualità.

E non hanno certo deluso le attese. Lo scambio di colpi è stato a volte durissimo, con Renzi che ha accusato a più riprese Salvini di mentire agli italiani e di non basare le sue dichiarazioni sui numeri reali, ma solo sulla propaganda. Disco rotto renziano anche sul Papeete e sulla presunta tendenza del capitano leghista a girare in mutande e ad ingozzarsi alle feste di paese invece di stare in Parlamento. Addebiti a cui Salvini ha risposto da par suo, arrivando persino a mostrare un cartello con numeri che dimostrerebbero come gli sbarchi di migranti in Italia (e i morti nel Mediterraneo) sarebbero triplicati da quando non c’è più lui al Viminale.

Scontro tra i due Matteo sui migranti, Salvini: ‘Morti in mare dimezzati con la Lega’

Tra i diversi argomenti sui quali Matteo Renzi e Matteo Salvini hanno battibeccato a lungo a Porta a Porta non poteva certo mancare quello riguardante l’immigrazione. Il leader della Lega si è presentato preparatissimo sul tema, con tanto di cartello colorato esibito al pubblico e al suo avversario. Salvini rivendica con orgoglio che, quando era lui il Ministro dell’Interno, gli sbarchi di migranti “sono più che dimezzati”, mentre ai tempi di Renzi “siamo arrivati a 5mila morti, 800 quando c’eravamo noi”. Salvini accusa Renzi e quelli come lui di “sistemarsi la coscienza con il multirazziale, tanto poi arriva Richard Gere (l’attore americano con cui il leghista polemizza spesso e volentieri ndr)”.

Il fondatore di Italia Viva allora si schermisce, afferma che lui non lascerebbe mai “un immigrato in mezzo alle lamiere per fare un post su Facebook”, ma che al contrario seppellirebbe i morti in mare. Salvini ribatte: “Io non raccolgo i cadaveri? Pessimo gusto, sono io che ho firmato per i corridoi umanitari”. Comunque sia, il fatto che gli sbarchi ad oggi siano triplicati rispetto ad un anno fa è dato incontrovertibile. Per questo Renzi prova a buttare la palla in tribuna. “È fantastico - chiosa sibillino - s’è voluto portare l’aiuto da casa ma almeno parliamo di numeri”.

Renzi accusa il leader della Lega: ‘Hai detto la pacchia è finita a delle ragazze violentate’

Il livello dello scontro andato in scena a Porta a Porta è talmente alto che a volte i due non si rendono conto di essersi spinti troppo oltre.

È il caso di Matteo Renzi il quale, verso la fine del dibattito, si lascia sfuggire un’accusa che lascia tutti di stucco. “Hai detto ‘la pacchia è finita’ a delle ragazze violentate”, punta il dito contro Matteo Salvini. Parole che fanno letteralmente balzare dalla poltrona il numero uno della Lega che replica stizzito: “Questo è veramente squallido, ironizzare sullo stupro. Ma se eravamo noi che volevamo la castrazione chimica per i violentatori! Non tirare in ballo ragazze violentate”.