Scontro tra Matteo Salvini e il Pd anche nel giorno che precede le elezioni Regionali. La legge che regola il cosiddetto silenzio elettorale risale al lontano 1956 ed è stata modificata per l’ultima volta nel 1984, ben 36 anni fa. Logico che il testo della norma non contenga alcun riferimento all’utilizzo dei social network nel giorno che precede una tornata elettorale. Il motivo è semplice: Facebook, Twitter, Instagram e tutti gli altri social non esistevano, come non esisteva internet.

Nelle maglie di questa vetusta legge cercano sempre di infilarsi gli esponenti delle diverse forze politiche, salvo poi accusarsi a vicenda di aver violato il silenzio elettorale. È anche il caso delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna e Calabria, in occasione delle quali il leader della Lega Matteo Salvini e il Pd, che sostiene il governatore uscente emiliano Stefano Bonaccini, si sono lanciati accuse reciproche. Salvini, intanto, anche nella giornata di domenica 26 gennaio, è scatenato sui social.

Le accuse della Lega al Pd di aver violato il silenzio elettorale e la risposta dei dem

La prima forza Politica a sospettare l’avversario di aver violato la legge sul silenzio elettorale è proprio la Lega che, nella mattinata di sabato 25 gennaio, ha apertamente accusato Bonaccini e il Pd di non aver “disattivato le inserzioni a pagamento” su internet a partire dalla mezzanotte del giorno precedente.

Vista la situazione, il Carroccio annuncia, in un post pubblicato sulla pagina Facebook ‘Lega-Salvini Premier’, di aver subito provveduto a riattivare le sue di inserzioni. La replica dello staff del Presidente dell’Emilia-Romagna è arrivata ovviamente via social. Bonaccini e i suoi si dicono sconcertati dalle accuse mosse dalla Lega nei confronti del Pd di aver violato il silenzio elettorale, ricordando che proprio il partito di Salvini “ha fatto della sistematica violazione di queste regole il proprio abituale comportamento”. Il suo leader, poi, non avrebbe mai rispettato questa legge nemmeno quando ricopriva il ruolo di Ministro dell’Interno.

Le contro accuse di Pd e renziani a Salvini: ‘È lui che viola il silenzio elettorale’

Sempre nella giornata di sabato 25 gennaio, arriva la controreplica del Pd alle accuse della Lega sul mancato rispetto del silenzio elettorale. “Da questa mattina Matteo Salvini - punta il dito contro di lui l’esponente della Segreteria dem Stefano Vaccari - in difficoltà per paura di perdere le elezioni, sta facendo ininterrottamente campagna elettorale sui profili social in violazione delle regole. Un film già visto”. Al coro del Pd si unisce la voce del renziano Michele Anzaldi il quale scrive di “gravissima violazione del silenzio elettorale da parte di Salvini”.

Matteo Salvini scatenato sui social: niente silenzio elettorale neanche domenica 26 gennaio

Mentre montano le polemiche e si ripetono le accuse reciproche di violazione del silenzio elettorale, Matteo Salvini, anche nel giorno delle elezioni, continua a pubblicare compulsivamente post sui suoi profili social in cui invita apertamente gli elettori a recarsi alle urne di Emilia-Romagna e Calabria per esprimere la propria preferenza nei confronti dei candidati della Lega. Un atteggiamento che sembra voler seguire pedissequamente le indicazioni fornite dal gestore della Bestia social salviniana, Luca Morisi, il quale il 23 gennaio aveva pubblicamente invitato gli attivisti del Carroccio a continuare a “girare, messaggiare e usare i social” visto che “qui non vale il silenzio elettorale”.