In questa fase dell’emergenza causata dal Coronavirus, si profilano all’orizzonte, per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori, due ipotesi distinte per garantire lo svolgimento delle prove di maturità per l’anno accademico 2019-2020. “Abbiamo previsto due scenari che garantiscono un esame di maturità serio”, così Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, chiarisce il punto.

I due scenari per la maturità 2020

Il primo scenario prevede il ritorno degli studenti in classe entro il 18 maggio. In questa situazione, per lo svolgimento delle prove degli esami di maturità, si ipotizza una commissione tutta interna ai singoli istituti scolatici con il solo presidente come membro esterno.

La prova nazionale, uniforme per tutti gli istituti, verrebbe elaborata direttamente dal ministero dell’Istruzione; mentre la seconda prova (per rispettare, in modo più aderente possibile, il percorso formativo di ogni Scuola) verrebbe affidata alla elaborazione della commissione interna. Il secondo scenario, che prende in considerazione il protrarsi delle misure di contenimento attualmente in vigore per contrastare efficacemente la diffusione del Coronavirus, non prevede il rientro a scuola. In questa eventualità, perciò, l’esame di maturità per l’anno accademico 2019-2020 verrebbe strutturato in un’unica prova orale. Inoltre, sempre sulla base di quanto previsto, nell’ipotesi del secondo scenario, gli studenti chiamati a sostenere l’esame di Terza media dovrebbero presentare un elaborato ed essere quindi sottoposti a scrutinio finale.

Modalità per il ritorno in classe

“Tutelare gli studenti e garantire alle famiglie che finché non ci sarà sicurezza per tornare a scuola non torneranno in classe”, con queste parole la ministra Azzolina spiega gli aspetti futuri. “Ma - aggiunge la ministra - ho anche il dovere di pensare a degli scenari per far sì che gli studenti continuino a lavorare”.In que ste ore sono al vaglio ipotesi per riprendere la scuola in modalità a distanza in autunno, nel caso in cui l’emergenza epidemiologica riprendesse il via a settembre/ottobre.

Infatti, uno dei problemi storici che affliggono le scuole italiane è quello delle classi pollaio dove sarebbe praticamente impossibile mantenere la distanza di sicurezza prevista dalle normative di contenimento emesse per contrastare la diffusione del'epidemia da Covid-19.

Un decreto per arrivare alla fine dell’anno scolastico

Nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri, riguardante le misure per fronteggiare l’attuale emergenza Covid-19, è stato elaborato anche un “pacchetto scuola” contenente tutte le misure necessarie per giungere alla fine dell’anno scolastico e per garantire lo svolgimento degli esami di maturità. Nel decreto sono previste anche assunzioni di insegnanti per integrare parte dei posti creati dalla misura quota 100 nell’estate 2019.