Il governo sembra tenere, per il momento. Ma secondo l'indiscrezione di Francesco Verderami, i continui contatti tra i rappresentanti dei partiti di maggioranza e opposizione potrebbero far pensare a scenari futuri senza Giuseppe Conte a Palazzo Chigi.

Alcuni esponenti del Pd non sarebbero contenti delle misure economiche adottate dal governo e vorrebbero provvedimenti diversi. Secondo Casini, il governo Conte non durerà a lungo in queste condizioni e bisognerà intervenire per correre ai ripari. Altrimenti potrebbero profilarsi nuovi scenari.

Le indiscrezioni sul governo

Troppe incertezze e dubbi all'interno delle forze di governo. Questo è il quadro che delinea Francesco Verderami sul Corriere della Sera di oggi.

Dopo le parole del deputato Enrico Borghi del Pd a proposito di un "manovratore", che hanno creato tensioni con Giuseppe Conte e il ministro Gualtieri, sale il malcontento all'interno del partito. Secondo Verderami, la base riformista del Partito Democratico potrebbe presentare emendamenti al decreto liquidità "per andare incontro alle esigenze delle imprese", rispondendo così all'appello del neo presidente della Confindustria, il cui discorso d'insediamento non è piaciuto al Ministro dell'Economia.

Rischio fratture interne nel governo

In questo clima di incertezza per Conte e per il governo Verderami sottolinea come Silvio Berlusconi non possa andare in soccorso del governo e pensi piuttosto a tenere compatto il centrodestra. Secondo il giornalista, il leader di Forza Italia "si sta posizionando per entrare in un governo di larghe intese che considera 'possibile'".

Secondo la Lega, Dario Franceschini del Pd si sta muovendo per lavorare a possibili scenari. Ci sarebbero stati colloqui con Giancarlo Giorgetti della Lega. Nonostante le differenze tra i partiti "non sorprendono la coincidenza tra le tesi di esponenti della maggioranza e dell’opposizione" e l'appello ad un esecutivo sul modello di governo di Carlo Azeglio Ciampi del 1993, in cui i ministri erano dei tecnici scelti dal Presidente del Consiglio e dal Capo dello Stato e i sottosegretari erano espressioni dei partiti.

I dubbi di Casini sul governo

In questo scenario, Verderami riporta anche le parole di un importante esponente Pd come Pier Ferdinando Casini, secondo il quale il governo non può durare in queste condizioni se non un mese o massimo due. Secondo l'ex Presidente della Camera, "i gravi problemi economici imporranno di correre ai ripari. I ragionamenti di Casini coincidono con altri ragionamenti di altri esponenti dem secondo i quali la questione non è se cambierà il governo ma piuttosto quando.

E tutti questi colloqui informali non fanno che rendere Giuseppe Conte piuttosto irritato e sospettoso.