Giorgia Linardi ospite di Piazzapulita. La portavoce della Ong Sea Watch risponde alle domande di Corrado Formigli durante la puntata del talk show, andata in onda su La7 giovedì 8 ottobre. Il tema della discussione è quello dell’immigrazione. Linardi fornisce il suo parere sulla recente modifica dei decreti sicurezza voluti da Matteo Salvini: un passo avanti, ma sarebbe stata meglio la loro abrogazione completa. Poi, parlando delle navi quarantena messe a disposizione dal governo Conte per ospitare i migranti appena sbarcati, Linardi sostiene che con i soldi spesi si sarebbero potuti trasformare i centri di accoglienza in resort.

Giorgia Linardi ospite di Corrado Formigli

Corrado Formigli comincia l’intervista alla sua ospite domandandole se sia “contenta” della recente modifica dei decreti sicurezza di Salvini decisa dal governo Conte. Linardi replica ricordando che la sua organizzazione chiedeva “l’abrogazione di questi decreti” visto che una legislazione sull’immigrazione dovrebbe partire da “basi e presupposti diversi” da quelli previsti dai decreti Salvini, precisa. La portavoce di Sea Watch asserisce che sia stato fatto un “passo avanti rispetto all’impianto salviniano”. Passo che, a suo modo di vedere, rappresenta comunque un ritorno a “quello che era prima di Salvini” e non certo una “strategia lungimirante”.

Linardi: ‘Sequestri navi Ong decisi da questo governo’

Per quanto riguarda il soccorso in mare ai migranti, poi, Linardi è convinta che “sia stato mantenuto un pregiudizio” perché è rimasta in vigore la “minaccia delle sanzioni” contro le Ong. Sanzioni che secondo l’attivista "avrebbero dovuto essere cancellate". A questo proposito, la portavoce di Sea Watch ricorda che la sua Ong attualmente ha due navi in stato di fermo amministrativo da parte delle autorità italiane: la Sea Watch 3 e la Sea Watch 4.

Al momento il numero delle imbarcazioni Ong bloccate in qualche porto sono sei, puntualizza. Sequestri decisi “da questo governo da marzo a oggi”. L’emergenza coronavirus, poi, non ha fatto altro che aumentare le difficoltà delle Ong. ”Se ci sono positivi vale di più la Covid o la vita umana? Che cosa fai, li lasci in mare?”, si chiede polemicamente Giorgia Linardi.

‘Centri di accoglienza sarebbero potuti diventare dei resort’

Il virus, inoltre, a volte sarebbe stato “utilizzato per assumere approcci discriminatori” nei confronti dei migranti che sbarcano nel nostro Paese e di chi li aiuta a farlo. Linardi cita l’esempio delle navi quarantena predisposte dal governo Conte. “Una soluzione emergenziale che si può comprendere”, ma solo fino a un certo punto, attacca la portavoce di Sea Watch. A suo modo di vedere, infatti, sarebbe possibile effettuare l’accoglienza dei migranti a terra. “Con quello che costano queste navi quarantena, diversi centri di accoglienza sarebbero potuti diventare dei resort”, questa la sua proposta.