La modifica dei decreti sicurezza sarà “all’ordine del giorno nel primo Consiglio dei ministri utile”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato ieri l’intenzione del governo di mettere mano ai decreti varati durante il governo Conte I, con Matteo Salvini ministro dell’Interno. Una notizia che non è stata accolta con entusiasmo dalla Ong Sea Watch. La sua portavoce Giorgia Linardi, ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, non è soddisfatta delle modifiche annunciate perché, spiega, i decreti sicurezza avrebbero dovuto essere totalmente riscritti.

Giorgia Linardi boccia le modifiche ai decreti sicurezza

Durante la puntata de L’aria che tira di lunedì 28 settembre, Myrta Merlino legge un cartello che riporta i dati forniti dal Viminale, relativi ai migranti sbarcati in Italia trovati positivi al coronavirus nel periodo compreso tra il 1 giugno e il 29 agosto. La percentuale di tamponi positivi è del 3,98%. La conduttrice si collega in diretta video con Giorgia Linardi. La prima domanda riguarda la situazione delle Ong. “Mi hanno confermato questa mattina che a breve il Consiglio dei ministri varerà il cambiamento dei decreti sicurezza. Per voi cambia qualcosa?”, chiede Merlino alla sua ospite. La portavoce di Sea Watch osserva per prima cosa che si tratta di “modifiche”, quando invece lei e gli altri esponenti della Ong ritengono che “questi decreti avrebbero dovuto essere riscritti su basi completamente diverse”.

Linardi: ‘Multe riportate alla prima proposta salviniana’

Ad esempio, si discute di “cancellazione delle multe alle Ong, ma in realtà non è vero”, spiega Linardi. Infatti, secondo le informazioni in suo possesso sul contenuto delle modifiche ai decreti sicurezza, le multe verrebbero riportate “alla prima proposta salviniana”, venendo spostate "dal piano amministrativo a quello penale".

Dunque, prosegue, “la multa non ti viene data subito e poi fai ricorso, ma solo se vieni giudicato colpevole”. Purtroppo però, osserva, “l’approccio criminalizzante però non viene a mancare”. Myrta Merlino elenca allora le probabili modifiche ai decreti sicurezza: cancellazione delle multe alle Ong, reintroduzione della protezione umanitaria, riduzione da quattro a tre anni per ottenere la cittadinanza italiana e dai 180 a un massimo di 90 giorni all’interno dei centri di accoglienza.

“Non la soddisfa?”, domanda poi alla portavoce di Sea Watch.

Decreti sicurezza, Linardi: ‘Di che cosa stiamo parlando’

Linardi giudica subito “non veritiero” il primo punto dei ‘nuovi’ decreti sicurezza riguardante la cancellazione delle multe. Il perché lo ha appena spiegato, visto che sarebbe previsto solo uno “spostamento dal piano amministrativo al penale”, con riduzione della multa massima a 50mila euro, non più a un milione. “Di che cosa stiamo parlando”, chiosa prima di confermare che le considerazioni espresse dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla necessità di rispettare il diritto internazionale sono state “prese in considerazione”. Insomma, secondo Sea Watch è ingiusto continuare a criminalizzare il soccorso in mare compiuto dalle Ong. “Finché l’Italia continuerà a ritenere la Libia l’autorità competente - conclude - è evidente che c’è una contraddizione”.