Alta tensione nello studio di Non è l’Arena. Alla vigilia del varo di un nuovo Dpcm da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e con i contagi da Coronavirus in aumento, il conduttore Massimo Giletti decide di trattare l’argomento nello studio di La7. Ospiti della puntata di domenica 11 ottobre sono Alessandro Cecchi Paone, il professor Matteo Bassetti, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il filosofo Diego Fusaro.

Ed è proprio tra questi ultimi due che si accende lo scontro a causa del tono troppo confidenziale utilizzato secondo Fusaro dal suo interlocutore.

Scontro Sileri-Fusaro a Non è l’Arena

Diego Fusaro ha appena terminato uno dei suoi interventi durante Non è l’Arena e il conduttore Giletti offre il diritto di replica a Pierpaolo Sileri. “Io credo che il ragazzo si farà nel tempo perché è molto giovane”, così il viceministro in quota M5S commenta le parole appena pronunciate dal filosofo sui rischi per la democrazia che, a suo dire, sarebbero legati alla legislazione di emergenza utilizzata dal governo Conte.

“Classica frase cafona che usano gli anziani”, replica però seccamente Fusaro.

Sileri critica il filosofo

“Guarda io sono anziano. Questa salva la vita - Sileri riprende la sua invettiva mostrando una mascherina chirurgica alla telecamera di Non è l’Arena - questa la portano i nostri infermieri negli ospedali, questa la portano i chirurghi mentre ti operano. Il fascismo è una cosa, oggi l’assembramento significa la possibilità di trasmettere il virus a qualcuno vicino a te. Non ha nulla a che fare con la Politica, si chiama semmai politica sanitaria. Si chiama rispetto nell’uso della mascherina e nell’evitare il contagio di chi hai davanti a te. Cioè, quelle cose che tu hai detto, perdonami se ti critico”.

Tensione a Non è l’Arena, Fusaro: ‘Può darmi del lei per rispetto’

Può darmi anche del lei per rispetto. Visto che lei è un politico può usare un tono così”, lo bacchetta però Fusaro per il fatto di stare utilizzando un troppo confidenziale ‘tu’. “Ma posso darti anche del lei, non ha assolutamente senso. Puoi darmi del tu, io mi faccio dare del tu da tutti”, prova a tenere il punto Sileri nello studio di Non è l’Arena. “No, io do del lei per educazione al mio interlocutore”, lo gela però Fusaro. “Però dire che l’utilizzo della mascherina, evitare gli assembramenti è un qualcosa che ci riporta indietro di diversi anni mi sembra francamente una follia. Io se fossi in te leggerei qualche libro di medicina per capire un po’ di salute pubblica”, lo riprende a sua volta Sileri.

Lo scontro prosegue

“Lei legga un po’ di filosofia allora, ci leggiamo a vicenda - riprende la parola Fusaro a Non è l’Arena - Quello che sta avvenendo è ovvio che è la narrazione perfetta dire ‘ti proteggo la vita’ impedendoti di fare gli assembramenti, perché ottieni lo stesso risultato di un regime dicendo però che mi proteggi la vita”. Per quanto riguarda la mascherina, invece, Fusaro mostra di averne una perché rispetta la legge anche se, in maniera socratica, la critica. Il filosofo cita i nomi dei professori Massimo Galli e Andrea Crisanti, i quali hanno affermato che “all’aperto, se si è soli, è di dubbia utilità”. Citazione anche per Alberto Villani del Cts, che in una recente intervista al Corriere della Sera ha dichiarato che “non importa se la mascherina scientificamente ha senso oppure no.

È un segnale di attenzione per noi stessi e per la comunità”. Di quale segnale si tratta, si chiede polemicamente Fusaro? “Il segno che ci riconosciamo in una nuova forma di regime?”. Ma Sileri chiude la polemica. Il fatto di dire che è un “segnale”, spiega il viceministro, “significa affermare che porto la mascherina perché sono prudente”.