Gino Strada si aspettava di più dal governo in relazione al tema immigrazione e Ong. Lo ha detto apertamente nel corso della sua partecipazione alla trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa. Il fondatore di Emergency ha lasciato intendere che, con il secondo governo Conte, sarebbero stati auspicabili maggiori passi in avanti sul fronte del superamento dei decreti Salvini e della legge Bossi-Fini.
Soprattutto sui primi, più recenti, Gino Strada ha segnalato come rappresentino "una delle pagine più vergognose della storia della Repubblica Italiana".
Gino Strada contro i Decreti Sicurezza
Parole dure quelle di Gino Strada rivolte a quelli che sono stati i decreti sicurezza fortemente voluti da Matteo Salvini e dalla Lega. Il numero uno del Carroccio ha sempre manifestato contrapposizione nei confronti delle Ong. La Politica dei porti chiusi, inoltre, è stato uno dei tratti dominanti del primo governo presieduto da Giuseppe Conte, quello sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle. Con la nuova formazione governativa secondo Gino Strada qualche cambiamento in favore delle Ong sarebbe avvenuto.
"Ho l'impressione, a partire dalla questione dei migranti, che qualcosa - ha detto - sia stato fatto. Però mi sembra un po' una ristrutturazione, un make up, un lifting. Non si è affrontato il problema vero".
Che tempo che fa: il fondatore di Emergency non ha parole tenere verso il governo
Il focus dell'opinione di Gino Strada è proprio sui decreti sicurezza. Punti sul quale, a suo avviso, si sarebbe dovuto operare con maggiore convinzione. Ricorda come, da una parte, è vero che si è proceduto a generare delle modifiche a quelli che erano stati i decreti sicurezza, ma le variazioni danno l'idea di non soddisfare Gino Strada. "Io - ha ammesso - credo andassero semplicemente aboliti, perché quei decreti, a mio modo di vedere, rappresentano una delle pagine più vergognose della storia della Repubblica Italiana".
Gino Strada, in relazione alle normative sui migranti, ricorda anche un'altra legge.
"Non si è andati - ha spiegato - al fondo del problema che era la legge Bossi-Fini. Anche quella andrebbe abolita tout-court".
Circostanze descritte che lo portano ad una conclusione: "Evidentemente questo governo non c'è su questi temi. D'altra parte è un governo che in buona misura i decreti Salvini li ha votati".
Le variazioni principali Gino Strada ammette di averle sentite nel fatto che le Ong non vengano più etichettate con locuzioni come "taxi del mare", ma a suo avviso ci sarebbe ancora molto strada da fare. "ll problema vero - ha evidenziato - è il razzismo e la nostra determinazione ad essere chiusi, anziché essere una società aperta".